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MILANO. La prima Corte d’Assise di Milano ha inflitto condanne fino a 15 anni di reclusione nel processo alle cosiddette “Nuove Brigate Rosse”.
La condanna più pesante 15 anni di reclusioneè stata inflitta a Claudio Latino e Davide Bortolato.13 anni e 10 mesi a Vincenzo Sisi; 11 anni e un mese a Bruno Ghirardi; 11 anni e 4 mesi a Alfredo Davanzo; 10 anni e 11 mesi a Massimiliano Toschi; 8 anni e 3 mesi a Massimiliano Gaeta; 7 anni a Salvatore Scivoli; 3 anni e 8 mesi a Andrea Scantamburlo; 3 anni e 6 mesi ad Amarilli Caprio, l’unica donna imputata, Alfredo Mazzamauro, Federico Salotto e Davide Rotondi. 10 giorni di arresto a Giampietro Simonetto. Assolti Michele Magon, Alessandro Toschi e Andrea Tonello.
La Corte ha disposto anche il risarcimento di 100mila euro al giuslavorista Pietro Ichino e di un milione di euro alla presidenza del Consiglio.
Gli imputati hanno cantato l’Internazionale e salutato con il pugno chiuso. Dopo la lettura della sentenza, parenti e amici degli imputati hanno scandito slogan in aula contro il fascismo e la repressione.
Duro il commento degli avvocati della difesa secondo quanto riporta Apcom: “Il tribunale fascista era più rigoroso e più garantista ormai si sono azzerati completamente gli spazi di democrazia. Nell’inesistenza del reato associativo si colpisce l’identità antagonista”.