Foto Villa Certosa, Berlusconi: “E’ scandaloso, li denuncio”

di Redazione

Silvio Berlusconi ROMA. “Sono foto innocenti, non c’è nessuno scandalo. Ma questa è una violazione del privato e una aggressione scandalosa”.

E’ il commento di Silvio Berlusconi dopo la pubblicazione delle foto di Villa Certosa pubblicate dal quotidiano spagnolo El Pais. Sulla presenza di donne in topless e perizoma e di un uomo completamente nudo, precisa: “Stanno facendo il bagno in una Jacuzzi privata, in una casa. Sono ospiti che “si comportano come vogliono” e che “sono stati aggrediti”. “È scandaloso che si possa permettere di fare foto da lontano con il teleobiettivo ed entrare nell’intimità persone”.

Ad Affariitaliani.it, il deputato del Pdl e avvocato del premier, Niccolò Ghedini, annuncia querela a El Pais: “Sono fotografie che provengono da reato, visto che sono state sequestrate qui in Italia proprio perché si ritiene che siano frutto di un comportamento anti-giuridico e quindi di un illecito penale; perciò è evidente che non possono essere acquistate da nessuna parte del mondo”. Ghedini annuncia anche “un’azione in sede civile per chiunque ripubblichi in Italia le fotografie acquistate apparse su El Pais”.

Ospite alla trasmissione Matrix di Canale 5, Berlusconi ha poi affermato ironicamente: “Stamattina, quando ho visto le foto mi è venuto da pensare: ‘ma vadano a quel pais…”.

Mentre a Radio anch’io è tornato anche sul caso Noemi: “Ho risposto ad una sola domanda e cioè se ci sia stato un rapporto più che piccante con Noemi. Assolutamente no, e sbagliando, perché non dovevo farlo, ho giurato sulla testa dei miei figli. Se qualcuno dimostrasse che il premier è uno spergiuro, il premier un minuto dopo si deve dimettere e andarsi a nascondere. Non ci sono versioni contraddittorie, sono state invenzioni della stampa, non ho dato nessuna risposta ritenendo mio diritto non rispondere a cose che riguardano fatti miei personali. Ad esempio, non ho mai detto che Letizia, il padre di Noemi, era l’autista di Craxi”. E al conduttore che gli facevano notare come le agenzie avessero invece battuto quella notizia, citando un lancio Ansa datato 29 aprile, il premier replica: “C’è un’Ansa fasulla, non ho mai detto questo ed è stato fatto un comunicato ufficiale di Palazzo Chigi il giorno dopo per smentirla”. “È venuta poi fuori la verità: è stato un senatore, Cantoni, caduto in un equivoco, e l’ha detto ai giornalisti. Ma smettiamola con la storia delle mezze verità o delle imprecisioni, io non ho detto nulla”.

Altra polemica quella sull’utilizzo dei voli di Stato per trasportare ospiti nella sua villa in Sardegna, vicenda per la quale è stato indagato d’ufficio dalla procura di Roma: “Una vicenda che dimostra la piccineria, la meschinità e l’invidia personale della sinistra. Di voli di Stato ne abbiamo fatti più del governo precedente perché ci siamo trovati in mezzo a una crisi e siamo dovuti andare in giro per il mondo”, ha detto il presidente del Consiglio.

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