WASHINGTON. Il matrimonio Fiat-Chrysler è stato celebrato e Sergio Marchionne, già amministratore delegato del Lingotto, sarà anche ad dellazienda statunitense.
Questa alleanza, creata con il pieno sostegno dellamministrazione del presidente Obama, – commenta a caldo Marchionne – non risolve sicuramente tutti i problemi che attualmente affliggono lindustria automobilistica ma rappresenta un passo fondamentale per posizionare Fiat e Chrysler tra i leader della futura generazione di produttori a livello globale.
Marchionne saluta lintesa, giunta dopo il via libera della Corte Suprema, parlando di un giorno molto importante, non solo per Chrysler e per i suoi dipendenti, che hanno vissuto questultimo anno in un contesto pieno di incertezze, ma anche per lintera industria automobilistica. Dora in avanti lavoreremo alla definizione di un nuovo modello di riferimento per le aziende automobilistiche che vogliano produrre utili promette Marchionne, assicurando inoltre che, con il Lingotto, Chrysler può tornare ad essere una società forte e competitiva con una gamma di vetture affidabile che colpiscono limmaginazione e ispirano fedeltà.
La nuova Chrysler sarà guidata da un consiglio di amministrazione composto da tre amministratori nominati da Fiat, tra i quali Sergio Marchionne in qualità di amministratore delegato, quattro nominati dal Dipartimento del Tesoro statunitense, uno dal governo canadese e uno dallUnited Auto Workers Retiree Medical Benefits Trust. Il consiglio dovrebbe nominare presidente Robert Kidder, afferma il comunicato di Fiat.
Chrysler Group LLC e Fiat Group – si legge nella nota del gruppo torinese – comunicano il closing dellalleanza strategica globale già annunciata, con la piena operatività della nuova Chrysler, che da oggi dispone di risorse, tecnologie e rete di distribuzione necessarie per competere in modo efficace a livello mondiale. Fiat fornirà a Chrysler tecnologia, piattaforme e propulsori per vetture piccole e medie. Chrysler – aggiunge il comunicato – potrà così offrire una più ampia gamma di prodotti comprese anche vetture a basso impatto ambientale, sempre più richieste dal mercato. Chrysler potrà anche trarre beneficio dallesperienza della Fiat nelle ristrutturazioni aziendali e avrà accesso alla rete di distribuzione internazionale di Fiat, in particolare in America Latina e Russia, conclude la nota.