Aereo scomparso, avvistati frammenti a largo dell’oceano Atlantico

di Angela Oliva

 PARIGI. Ci potrebbe essere una svolta per la vicenda dell’Airbus A330 dell’Air France scomparso da lunedì mentre percorreva la rotta Rio De Janeiro – Parigi.

Nel primo pomeriggio, infatti, sono stati ritrovati dall’Aeronautica brasiliana un sedile di aereo, un giubbotto di salvataggio arancione, un recipiente, pezzi metallici bianche e macchie di carburante nelle acque dell’oceano Atlantico, a 650 km a nord-est dall’isola brasiliana di Fernando da Noronha. Due navi da guerra brasiliane e quattro cargo civili si stanno dirigendo verso il punto indicato per controllare il numero di matricola dei resti e verificare se corrisponda a quello dell’aereo francese. La zona di mare dove sono stati localizzati i resti corrisponde alla stessa area indicata da un pilota delle linee aeree brasiliane “Tam” che aveva raccontato di aver visto delle luci arancioni sull’oceano, come di relitti in fiamme, nell’ora dell’incidente.

I mezzi sono dispiegati sulla zona e li metteremo a disposizione finché servirà. – ha affermato il Ministro della Difesa francese Hervé MorinTutti i mezzi marittimi e aerei che potevano essere messi a disposizione sono stati impiegati e tutte le ipotesi devono essere prese in esame”.

L’unità di crisi della Farnesina, intanto, sta continuando le ricerche per verificare se a bordo dell’aereo Air France ci fossero altri passeggeri italiani. Al momento sarebbero almeno dieci le persone coinvolte: Rino Zandonai, direttore dell’Associazione Trentini nel Mondo Onlus, insieme al consigliere regionale Giovanni Battista Lenzi e al sindaco di Canal san Bovo Luigi Zortea; il presidente della Companhia Siderurgica do Atlantico membro del board di ThyssenKrupp, Erich Heine, il presidente della filiale Michelin del Sud America, Luiz Roberto Anastacio, il suo direttore esecutivo, Antonio Gueiros, Christine Pieraerts, Claudia Degli Esposti, Georg Lercher, Georg Martiner, Alexander Paulitsch.

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