Iran, Consiglio dei Guardiani: “Le elezioni sono regolari”

di Redazione

Mamoud AhmadinejadTEHERAN. “Non ci sono stati brogli alle elezioni presidenziali”. Lo ha stabilito il Consiglio dei guardiani, massima autorità giuridica del Paese, incaricato proprio di decidere la legittimità dei risultati.

Nonostante i duri scontri di queste ultime settimane causati dalle proteste che, secondo il candidato riformista Mousavi e i suoi sostenitori, avrebbero falsato la tornata elettorale del 12 giugno con la rielezione di Mamoud Ahmadinejad. Circa 20 persone sono state uccise nelle proteste dopo le elezioni presidenziali del 12 giugno, nelle più gravi violenze dopo la rivoluzione islamica del 1979.

Sul fronte diplomatico, intanto,dal G8 dei ministri degli Esteri, in corso a Trieste, emerge che i capi delle diplomazie lanceranno anche un appello all’Iran per garantire che la volontà del popolo iraniano sia riflessa nel processo elettorale. Un documento, limato fino all’ultimo dai governi, che rappresenta un compromesso tra i paesi che volevano mandare un duro messaggio a Teheran su come ha affrontato le proteste post-elettorali e diversi paesi, tra cui la Russia, attenti a non sbattere la porta al governo iraniano sul suo programma nucleare.

La dichiarazione, ha spiegao un diplomatico all’agenzia Reuters,”deplorerà la violenza post-elettorale e «inviterà l’Iran al rispetto dei diritti fondamentali, tra cui quello della libertà di espressione», ha detto un diplomatico alla Reuters”. Inoltre ci sarà il messaggio che “la crisi dovrà essere superata con il dialogo democratico e mezzi pacifici”.

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