Pdl denuncia persecuzione verso presunta “dipendente-giornalista”

di Redazione

 PIEDIMONTE. Dipendente comunale perseguitata dalla sua dirigenza per un articolo apparso su un quotidiano di cuiviene ritenutal’autrice.

E’ quanto denunciano al Prefetto di Caserta i consiglieri comunali del Pdl Carlo Sarro, Giovanni Ferrante, Mauro Martino, Nicola De Girolamo e Giacomo Cestaro.

La vicenda, spiegano i berlusconiani, è iniziata lo scorso 12 giugno quando la dirigenza del Comune chiedeva, con una nota formale, alla dipendente Maddalena Della Paolera di relazionare in merito ad un articolo apparso lo stesso giorno alla pagina 21 del quotidiano la “Gazzetta di Caserta”, riguardante un concorso di bellezza in programma a Piedimonte. Articolo firmato con la sigla MDP, quindi solo ricondotto alla dipendente. Quest’ultima, a sua volta, rispondeva di non essere tenuta a fornire alcun chiarimento, trattandosi di fatti del tutto estranei allo svolgimento dei compiti di servizio, non accaduti durante l’orario ovvero nel luogo di lavoro, e quindi sostanzialmente indifferenti.

Pochi giorni dopo, il 18 giugno, alla De Paolera veniva notificata una disposizione di servizio con la quale la stessa, a partire dal 29 giugno, veniva rimossa dal servizio cimiteriale (di cui ha avuto a lungo la responsabilità, per essere trasferita all’Ufficio Anagrafe.

Il giorno dopo la notifica, 19 giugno, la dipendente denunciava l’accaduto all’autorità giudiziaria, paventando di essere oggetto di una vera e propria azione persecutoria posta in essere a suo danno.

I consiglieri del Pdl ritengono “quanto meno singolare che si richieda al dipendente di rendere giustificazioni in merito ad un articolo di stampa del quale, in via meramente presuntiva, viene ritenuto esserne l’autore”. Inoltre ritengono che sia “anomalo” il fatto che, a fronte del chiarimento fornito e della non sicura paternità dello scritto, si provveda a trasferire l’interessata, rimuovendola da un servizio retto per molti anni. Pertanto, secondo i berlusconiani, si delineerebbe “uno scenario allarmante di condizionamento del personale, chiamato a rendere conto di episodi estranei al contesto lavorativo, punendo, con un trasferimento improvviso ed immotivato, e rappresentando un “monito” per tutto il personale a non discostarsi dall’indirizzo politico dell’amministrazione.

“Del resto – aggiungono dal Pdl – simili logiche non sono nuove all’operato del sindaco Vincenzo Cappello che, già in data 11 novembre 2008, è stato condannato dalla competente Autorità Giudiziaria per condotta antisindacale, avendo riservato ad altro dipendente, politicamente non gradito, iniziative illegittime”.

Gli esponenti dell’opposizione, quindi, chiedono al Prefetto di intervenire “per assicurare il ripristino della legalità violata, dovendosi garantire, anche ai dipendenti comunali, al pari di qualsiasi altro cittadino, la libera manifestazione del pensiero ed il diritto di critica, soprattutto politica”. E chiedono, inoltre, “che la gestione del personale, soprattutto da parte dei funzionari pubblici, sia sottratta a logiche di condizionamento politico e non tracimi in comportamenti oggettivamente intimidatori”.

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