Saggio di “Non solo danza” al teatro Sant’Aniello

di Redazione

 CASTEL VOLTURNO. Domenica sera, alteatro Sant’Aniellodi via Delle Dune, primo saggio di danza per la neonata associazione “Non solo danza” diretta da Mena Nucci, Antonella e Nunzia Griffo.

Appuntamento alle 19.30 – con ingresso gratuito – per gli appassionati di danza e per chi vorrà accostarsi per la prima volta a questa nobile arte. Ovviamente ci saranno parenti ed amici dei bambini coinvolti nel saggio, che presenterà quadri di danza Classica, Moderna e Hip-hop. Ospiti d’eccezione Alessandro Papa (che ha preparato i ragazzi dei Hip-hop), Antonio Iorio ed Enrica Ascione.

Terminate le lezioni invernali, che hanno avuto inizio il 3 novembre, e dopo l’esame finale del 19 giugno, “Non solo danza” continuerà le proprie attività con un campus estivo dal significativo titolo “A mazza e ‘o pivezo” (così si chiamava un gioco popolare praticato quando non c’era ancora la tv). Al campus seguirà uno spettacolo, in programma il giorno 8 agosto.

Ma intanto gli occhi sono puntati sul saggio finale di questo primo corso di studi portato avanti dalle tre responsabili dell’associazione, inaugurata appena nove mesi fa. Nella prima parte, verrà presentata “La bottega fantastica” con musiche di Ottorino Respighi (brani per pianoforte di Rossini). Il quadro di moderno sarà su musiche di Madonna: i bambini rappresenteranno l’evoluzione della carriera della cantante italo americana. Ci sarà poi il quadro hip-hop, quindi il gran finale ispirato al musical “The Blues Brothers”. La serata sarà presentata dal giornalista Pietro Cuccaro.

Non è la prima uscita per il gruppo di “Non solo danza” che il 6 gennaio scorso presentò lo spettacolo “C’era una volta Pinocchio”, regalato ai bambini liternesi per la Befana.

“L’associazione – spiegano le tre responsabili – è nata dalla nostra passione per la danza e non ha ricevuto contributi economici comunali, anche per questo siamo ancora più fiere del nostro lavoro, portato avanti con coraggio e abnegazione. Ringraziamo tutti quelli che hanno reso possibile questo miracolo, a cominciare dai ragazzi e dai loro genitori. Ci auguriamo che il saggio possa appassionare il pubblico come ha appassionato noi”.

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