CASERTA. Si è conclusa con un grande successo di pubblico
A fare la parte da leone lo spettacolo Masaniello di Elvio Porta e Armando Pugliese, realizzato dal Laboratorio teatrale dellIstituto con tutte le componenti che vi operano: studenti, docenti, personale Ata e lo stesso dirigente scolastico. L’opera ricostruisce le dieci giornate rivoluzionarie che si scatenarono a Napoli dal 7 al 16 luglio 1647, durante il regno di Filippo IV. Il personaggio di Masaniello incarna il doloroso processo di un moto popolare tanto genuino nelle motivazioni, quanto inconsapevole delle finalità e destinato purtroppo al fallimento. La coscienza della sua effettiva impotenza politica, condurrà il generoso pescatore alla follia, ucciso dai suoi stessi compagni di lotta, sopraffatto dalle logiche di potere.
Questo spettacolo ha dichiarato il preside Giuseppe De Nubbio, che ha interpretato i panni del Viceré ha visto la sinergia di tutte le componenti dellIstituto e per la scuola questo va registrato come un grandissimo successo. I costumi sono stati realizzati nei nostri laboratori di moda, le scenografie sono state eseguite dalla sezione di architettura. Tutto questo ha fatto riscuotere approvazione da parte del pubblico accorso numeroso al quale va il mio profondo ringraziamento, insieme a quello per lamministrazione comunale con la quale abbiamo lavorato in sinergia. Un grazie speciale va al sindaco Nicodemo Petteruti, allassessore Gianfranco Fierro e al direttore del Belvedere, Marcello Iovino, che hanno permesso la realizzazione della nostra manifestazione nella splendida location del real sito borbonico.
La regia dello spettacolo è stata curata da Vittorio Di Tommaso e Giuseppe De Nubbio, le scenografie da Fabrizio Carta e Adele Martone, i costumi da Elisa Carozza, Michela Gravina, Mario Latino, Anna Sgueglia, Marianna DOrta, Teresa Di Monaco, Antonella Malinconico, Angela Falco; musiche e canti dal Gruppo dei piccoli bottari dellIsa guidati dal maestro Giovanni Migliaccio; i balli da Maria Teresa Cecchi; le musiche e gli effetti sonori da Agostino Capozzi. Hanno contribuito Antimina Mea, Sabina Giulin, Mariangela Ciarmiello.