CASERTA. Guardando alle elezioni regionali e provinciali, ma con un occhio ancora a ieri ed ai risultati delle elezioni europee, il Partito Democratico tutto e quello provinciale nello specifico, ancora si interroga, riflette e analizza …
… e si chiede in che modo sdoganare quel senso di inadeguatezza venuto fuori dalle urne di qualche giorno fa, anche in vista della direzione provinciale stabilita per il due luglio. La famigerata analisi del voto ancora muove teorie e sposa possibilità, e balza fuori quella della primarie provinciali. Alcuni esponenti del Pd casertano infatti hanno promosso tale eventualità considerandola unottima occasione di confronto.
Sul problema delle provinciali – commenta il consigliere regionale Giuseppe Stellato – ritengo che il vero tema non sia tanto il metodo di scelta, pur rilevante, ma la partita si gioca sulla concreta individuazione delle alleanze. Sono convinto che la provincia di Caserta abbia unanima moderata che può mettersi seriamente al lavoro per costruire unalleanza in chiave riformista per il governo provinciale. E necessario, cioè, allargare gli schieramenti e lorizzonte del centrosinistra, interpretando lidea e le sollecitazioni che lo stesso elettorato sembra aver chiaramente espresso. Sarebbe opportuno instaurare un dialogo proficuo con le altre anime moderate, oltre il Pd e oltre il centrosinistra. Solo in questo modo si potrà confrontare una programmaticità concreta con schemi che non hanno fino a oggi consentito una reale crescita del territorio. Stabilita la linea poi si potrà anche parlare di un metodo, non sottovalutando che lo strumento delle primarie in molte circostanze costituisce momento di delegittimazione e di stress invece che di sana competizione.