CASERTA. Il segretario cittadino dellUdc Alberto Zaza dAulisio evidenzia che per il Piano Parcheggi si parte dalla coda.
Il nuovo Piano Parcheggi che lAmministrazione comunale di Caserta si accinge a varare appare quasi una manovra diversiva tesa a distrarre lattenzione del cittadino dalle gravi inadempienze che continuano a scandire il percorso affannoso ed inconcludente della giunta Petteruti, sostenuto da una maggioranza che scricchiola sempre di più fra dispettucci, toni altisonanti ed, a volte, energici confronti personali tra i suoi esponenti più animosi. Senza voler entrare nel merito dei ritocchi alla regolamentazione in atto ma soltanto accennando alla improponibilità di soluzioni non negoziate né condivise con la Città, è appena il caso di sottolineare che il procedimento avviato è viziato in maniera insanabile dalla inosservanza delle direttive ministeriali dettate sin dal 1995 per la redazione, adozione e attuazione dei dei piani urbani del traffico, previsti dallart. 36 del vigente Codice della Strada.
Il Piano Parcheggi – evidenzia Zaza dAulisio – infatti, si configura come uno dei momenti del Piano Urbano del Traffico secondo le prescrizioni ministeriali che individuano allinterno dellimportante strumento la seguente scala dei valori: 1) circolazione dei pedoni; 2) movimento dei veicoli per il trasporto collettivo con fermate di linea, urbani ed extraurbani; 3) movimento di veicoli motorizzati senza fermate di linea (autovetture, autoveicoli commerciali, ciclomotori, motoveicoli, autobus turistici e taxi); 4) sosta di veicoli motorizzati, in particolare relativamente alle autovetture private.
Se poi si aggiunge – continua Zaza dAulisio – che il Piano Urbano del Traffico è uno strumento di breve periodo, rivedibile a cadenza biennale, finalizzato a conseguire il miglioramento delle condizioni della circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione dellinquinamento acustico ed atmosferico ed il contenimento dei consumi energetici (Puc), con i piani di risanamento e tutela ambientale e con i Piani di Trasporto, ci rendiamo conto che a Caserta lamministrazione comunale ha ritenuto di dover partire dalla coda invece che dalla testa. E così, in assenza di un Piano Trasporti congruo, di un Piano traffico aggiornato ma soprattutto, di un Piano Urbanistico Comunale, quasi ci si trastulla ad infierire sul cittadino con le annunciate nuove misure per il parcheggio in Città certamente penalizzanti sia sotto il profilo funzionale che economico.
Altrove – precisa Zaza dAulisio – (vedasi, per ultima Santa Maria Capua Vetere con liniziativa dellaltro ieri) i Puc ossia i nuovi Piani Regolatori, funzionali e preordinati ai piani del traffico, sono già una realtà o cominciano a prendere corpo, a Caserta, dopo lirrazionale boicottaggio della spinta data dallUdc allimpostazione del dibattito preliminare al Piano Urbanistico Comunale, la civica amministrazione continua a vivere alla giornata quasi misurandosi in un ansioso count down in attesa della sua infausta esperienza sotto la guida di un Sindaco i cui ispirati proclami messianici elettorali si sono dissolti man mano come candida neve al sole.
Senza voler parlare – conclude il segretario cittadino dellUdc – dei suoi assessori che, spesso agendo a compartimenti-stagno, quotidianamente confermano la meritata sfiducia, sovente accompagnata dallo sdegno più vivo, dei cittadini, i quali attendono soltanto il ritorno alle urne per manifestare in concreto quanto, da tempo, avrebbero dovuto già avvertire la Giunta Petteruti e la sua traballante maggioranza con consequenziali e dignitose determinazioni irrevocabili. Che dire di più. Prosegua pure lamministrazione comunale di Caserta nella sua navigazione a vista tanto il redde rationem non è lontano.