Il Questore Panico torna a Caserta da scrittore

di Redazione

 CASERTA. Serata all’insegna della scrittura al Villaggio Torre, di via Mazzini, a Caserta. Protagonista d’eccezione venerdì scorso Romolo Panico, autore del libro “Il teatro dei burattini”, edizioni il Filo.

Un ritorno nella città d’origine quella di Panico, da 35 anni funzionario di polizia ed ora Questore di Potenza. “Un’occasione per rivedere gli amici di un tempo – dice emozionato il funzionario di polizia – e per ricordare i tempi passati”.

Accanto all’autore, a parlare del libro, il preside dell’Itc Terra di Lavoro, Carmine Aurilio, il responsabile organizzativo del Villaggio Torre Gerardo Zampella e per amministrazione comunale l’assessore alla Cultura Gianfranco Fierro. L’incontro, moderato da Lidia Liberto, ha visto momenti di grande suggestione grazie agli interventi dell’attore teatrale e cinematografico Adolfo Margiotta che ha letto alcuni brani del libro.

Tra il pubblico che affollava lo splendido giardino del Villaggio Torre, giusto per fare qualche nome, il Questore di Caserta Guido Longo, gli assessori comunali Luigi Del Rosso, Arturo Gigliofiorito, intellettuali quali Tommaso Pisanti e Flavio Quarantotto già assessore alla Cultura. E non ultimo il musicista Corrado Sfogli amico di vecchia data del Questore Panico. Precisa e attenta l’analisi fatta dal preside Aurilio. “Una storia – ha detto – che mette in moto un meccanismo dominato dalla ferrea logica del realismo, scritta con perizia non meccanica di grande spessore storico-sociologico”.

 Il preside dell’Itc, poi, ha aggiunge: “La trama ricca e appassionante è condotta secondo una prospettiva che viene dall’interno del mondo dell’autore e la voce narrante è l’unico filo conduttore del romanzo in cui l’autore dismette la maschera del lavoro. Capitolo dopo capitolo – continua – la ritmica cadenza dello stile, suggestivo e originale, accompagna incontri suggestivi che si snodano rincorrendosi ed intrecciandosi in un itinerario imprevedibile. Dietro la scrittura si avverte una sofferta condizione esistenziale e una precisa visione del mondo, lucidamente elaborata in termini socio- filosofici. Impossibile distinguere le due matrici”.

Quindi, il riferimento al titolo: “Mi è piaciuto subito perchè rimanda all’antica persona, maschera del teatro classico, ma mi è piaciuto anche quell’afflato di passione sotteso alle avventure del protagonista in una Napoli martoriata, ma ancora bella”. E proprio di Napoli è l’immagine sulla copertina del libro, un olio su tela del 2003 dal titolo “Il golfo”. L’autore è lo stesso Romolo Panico che con piacevole meraviglia per i presenti confessa:“La pittura accanto alla scrittura è – confessa – un’altra grande passione che coltivo fin da ragazzo quando vivevo ancora a Caserta”.

Il Villaggio Torre (www.villaggiotorre.it), ha da qualche giorno anche una propria struttura interna così organizzata: il coordinamento delle attività culturali è affidato a Miresa Manganiello, l’aspetto organizzativo degli eventi è a cura di Gerardo Zampilla. Per la comunicazione la giornalista Maria Beatrice Crisci.

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