CASERTA. Non tutti i cittadini sanno che è possibile devolvere il 5 per mille delle imposte al proprio Comune, così come previsto dalla legge finanziaria del 2009.
Per tale motivo la giunta comunale ha approvato la delibera che dà il via ad una campagna informativa per sensibilizzare la cittadinanza a destinare, in occasione della presentazione delle dichiarazioni dei redditi 2009 per lanno di imposta 2008, il 5 per mille dellIrpef alle attività sociali svolte dal Comune di Caserta. Le modalità di adesione alliniziativa saranno promosse con manifesti ed attraverso il sito internet della città di Caserta, allindirizzo www.comune.caserta.it.
E un modo- ha spiegato il sindaco Nicodemo Petteruti – per contribuire, a costo zero, alle attività sociali della propria città. La scelta, infatti, non comporta alcun esborso aggiuntivo per i contribuenti, ma consente di scegliere a favore di chi indirizzare una parte delle proprie imposte. Destinare il 5 per mille al proprio Comune- ha concluso Petteruti – è unimportante opportunità per compensare i pesanti tagli finanziari che sono stati previsti a carico dei bilanci dei Comuni e per contribuire in prima persona allattuazione delle politiche sociali della propria città. Perciò lancio un appello ai dottori commercialisti della città, ai patronati e ai ragionieri a farsi promotori di questa possibilità presso i propri clienti.
Versare il 5 per mille al Comune di Caserta è molto semplice: basta compilare la scheda per la destinazione del 5 per mille del Cud, del modello 730 o del modello Unico e firmare sotto la scritta Sostegno delle attività sociali svolte dal Comune di residenza.
Ringraziamo già da ora – ha aggiunto lassessora alle Politiche Sociali e della Solidarietà Adriana DAmico (nella foto) – i concittadini che aderiranno alla nostra proposta. Il Comune di Caserta si impegna, non appena verrà comunicato lammontare dellimporto raccolto con il 5 per mille, a dar conto ai cittadini della sua destinazione, che comunque sarà vincolata alla realizzazione di interventi a favore delle fasce più deboli della popolazione.