Zampella: “Parliamo di programmi e non della vita privata”

di Redazione

Torre Civica di CarinaroCARINARO. Il confronto tra vecchio e nuovo è un ottimo procedimento per meglio capire la differenza. Masi non rinuncia alla politica e rivendica con grande dignità una vita spesa per la collettività.

I limiti della lista di D’Agostino sono evidenti nel fornire intenzionalmente dati inesatti ricostruendo arbitrariamente fatti ed eventi storici. Il gioco delle tre carte, il servizio civile, il cimitero, senza mai fare una denuncia vera alle autorità competenti.

Si può osservare come il Puc sia essenzialmente innovativo perché attuale è la lotta alla speculazione immobiliare mettendo fine alle tentazioni della colata di cemento a Carinaro, specie nella zona di Casignano; come sia attuale e innovativa la politica della conservazione dell’eredità culturale: il vincolo perequativo della torre civica; come sia innovativa la politica della riqualificazione ambientale della periferia con il trasferimento dei Pip nell’area Asi, e non sulle “5 Vie”, innovativa perché riequilibra il territorio urbanizzato riqualificandolo ambientalmente a vantaggio dell’ordinato e civile sviluppo di Carinaro.

La creazione del parco agricolo per la difesa dei valori ambientali e per il rilancio e sviluppo economico del paese è la più innovativa decisione assunta in tutta la storia di Carinaro. Masi parla di tutela di valorizzazione e di responsabilità, così facendo interpreta la precisa volontà della comunità civile di conservare e valorizzare il territorio. La direttiva “Habitat” del 1992 sulla conservazione della natura in Europa dice che la tutela degli elementi ecologici rappresenta un elemento fondamentale indispensabile per la difesa della natura stessa e la creazione del parco agricolo va in questo senso.Jacques Gubler dice che la città stessa descrive il cambiamento e la perequazione urbanistica va in questo senso perché il pubblico prevale sul privato perché la perequazione urbanistica porta con sé una maggiore attenzione alle dimensioni del quotidiano e soprattutto porta benessere individuale e collettivo quindi l’urbanistica come progetto anche sociale.

Anche le parole indicano il cambiamento, come la parola “mediateca” al posto di biblioteca pronunciata dal presidente del consiglio De Chiara. Come l’amministrazione Ciaramella di Aversa che ha salvaguardato il Castello Aragonese istituendovi la Scuola di Polizia Penitenziaria nota in tutta Italia, così Masi vuole salvaguardare il Palazzo Ducale di Carinaro riportando lì la sede comunale. E ricordo anche la cessione a “prezzi di regalo” dell’area acquedotto da parte dell’amministrazione Ciaramella al comune di Carinaro che ha prodotto poi il Puc che Masi vuole realizzare.

Ecco, su queste cose vorrei che si svolgesse il dibattito politico e non sulla vita privata delle persone, che non ci interessa. Sulla salvaguardia tutela e conservazione del territorio e, specie zona Casignano, dove hanno avuto origine la nostra cittadina e la storia di Sant’Eufemia noi contiamo sul padre putativo della Pro Loco di Carinaro.

inviato da GIUSEPPE ZAMPELLA

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