Clan Verde, estorsioni e minacce a commercianti: nuovi arresti

di Redazione

carabinieri SANT’ANTIMO (Napoli). I carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno arrestato due persone ritenute affiliate al clan camorristico “Verde” che opera a Sant’Antimo, Grumo Nevano e comuni limitrofi.

Si tratta di Mario Lupoli e Gennaro Carta. L’operazione segue quella dello scorso 4 giugno, quando finirono in manette Antimo Ceparano, 36 anni, ritenuto elemento di spicco del clan fondato dal defunto boss Francesco Verde, alias “’O Negus”, Giuseppe De Masi e Carlo Puca, accusati di tentata estorsione ai danni di una pizzeria di Grumo Nevano.

Il proprietario della pizzeria aveva sporto denuncia, raccontando che i tre gli avevano richiesto la cifra di 5mila euro per poter continuare “con tranquillità” il suo lavoro. Cifra che doveva essere girata al clan Verde in tre tranche, da 1500 euro ognuna, una a giugno, la seconda a fine luglio e l’ultima nel periodo natalizio. I tre venivano arrestati dai carabinieri proprio in occasione del pagamento della prima tranche estorsiva.

Da successive indagini, poi, sono emerse altre vicende illecite che vedono coinvolte persone ritenute contigue al clan Verde. Tra queste Lupoli e Carta. Il primo è indagato per estorsione in quanto avrebbe costretto i titolari di una pizzeria di Grumo Nevano ad acquistare le forniture di mozzarella, versando somme di denaro, quantificabili in circa 150 euro alla settimana, pari alla differenza tra il prezzo imposto per le forniture, di sei euro al chilogrammo, e quello di mercato. Carta, invece, in concorso con un altro esponente del clan, si sarebbe fatto consegnare, dal titolare di un negozio di Grumo Nevano, capi di abbigliamento di vario genere ed importo.

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