Quarta giunta? Ciaramella: “Vedremo in autunno”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. “I consiglieri che fanno parte della maggioranza devono avere comportamenti consequenziali.

Non è possibile continuare ad assistere al caso di consiglieri che hanno atteggiamenti che nemmeno esponenti dell’opposizione hanno”. Il sindaco Mimmo Ciaramella torna nuovamente sulla tenuta della sua maxi maggioranza e cerca di mettere insieme quella che, a prima vista, potrebbe sembrare una “invincibile armata”, ma che è divisa e dilaniata al suo interno. Divisioni che la nascita del partito unico del Popolo delle Libertà ha acuito. Da qui lo sfogo di Ciaramella che ha affermato: “Intendo fare un chiarimento che rivolgerò anche ai segretari politici delle forze di maggioranza. Il Pdl ha 14 consiglieri, tre Udc e Gruppo della Libertà e così via. In questo contesto un eventuale rimpasto, del quale ribadisco non so nulla di ufficiale, non può essere portato avanti in ordine sparso. I segretari cittadini delle forze politiche di maggioranza mi devono assicurare l’apporto di tutti i componenti dei gruppi consiliari. Non è possibile che alcuni consiglieri di maggioranza, pur avendo assessori di riferimento in giunta, si comportano come appartenenti all’opposizione. Chi rema contro non può essere preso in considerazione e ci saranno provvedimenti”.

Insomma, il primo cittadino, anche se non pronunzia alcun nome, fa riferimento alle tante situazioni di attrito venutesi a creare in questi ultimi tempi con diversi consiglieri comunali, quali Gianmario Mariniello, Francesca Marrandino, Giovanni Marino, Nicola Andreozzi con diverse interrogazioni “contro” e Rosario Capasso, Carlo Amoroso e Alfonso Oliva che hanno messo in atto un duro muro contro muro con l’assessore al commercio Alfio Verde e lo stesso sindaco. Insomma, per Ciaramella, chi non sarà allineato sarà considerato fuori dalla maggioranza. Un atteggiamento che il sindaco azzurro può consentirsi, visto che può contare ben 25 consiglieri su 30.

E che ci sia qualcosa che non va lo conferma anche il capogruppo del Pdl Tonino De Michele che dichiara: “E’ certamente necessaria una maggiore collegialità, soprattutto dopo la nascita del gruppo Pdl con 14 consiglieri. C’è qualche attrito interno, qualche scheggia impazzita, inutile nasconderlo, ma credo che a breve ci sarà un chiarimento. La mia sostituzione? Io sono pronto a fare quello che vuole la maggioranza. Certo è, comunque, che, da parte mia, ci sarà una richiesta precisa: occorre maggiore fedeltà alla coalizione e la consapevolezza che certe richieste e dichiarazioni vanno fatte nelle sedi opportune e non sbandierate su giornali e marciapiedi. Questo anche nella consapevolezza che gli aversani ci hanno riconfermato la propria fiducia concedendoci in questa tornata elettorale delle europee poco meno del 47%”. L’esponente berlusconiano, in chiusura, getta acqua sul fuoco di un’eventuale (certo) rimpasto in vista di un Ciaramella quater e conclude: “Diamo tempo agli assessori di programmare e realizzare, non è possibile cambiare ogni otto mesi. In autunno verifichiamo lo stato dell’arte, vediamo come hanno operato e poi decidiamo”.

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