Inquinamento e malattie cardiovascolari: allarme del Wwf

di Antonio Arduino

Alessandro GattoAVERSA. Inquinamento atmosferico e rischio cardiovascolare. Un binomio inscindibile per il Wwf che lancia l’allarme sugli effetti negativi dell’inquinamento sul cuore e sui vasi sanguigni.

“Fatte salve poche eccezioni, – afferma Alessandro Gatto, responsabile regionale dell’associazione ambientalista – tutti gli studi sull’argomento hanno confermato che le popolazioni esposte cronicamente ad un alto tasso di inquinamento ambientale hanno una maggiore possibilità di ammalarsi e morire per malattie cardiovascolari”.

“Purtroppo – ricorda Gatto – gli effetti negativi dell’inquinamento possono comparire anche dopo esposizioni di breve durata ed è stato stimato che nel breve periodo ad ogni aumento di 10 mg di particolato ultrafine (PM2.5) corrisponda un aumento dell’ 1% della mortalità cardiovascolare. Cosa che, stando a dati recentemente ufficializzati dai più qualificati istituti di ricerca internazionali, l’inquinamento atmosferico provocherebbero nel mondo, ogni anno, un numero di morti variabile da 800 mila 3 milioni. Causate, in maggior parte da malattie cardiovascolari”.

E non solo perché la presenza nell’ambiente di sostanze inquinanti crea seri problemi respiratori che spesso evolvono in malattie gravi, debilitanti, invalidanti o addirittura in tumori. Da qui la necessità di dare, finalmente, via libera all’ installazione di una decina di centraline di controllo ambientali di tipo fisso, sparse su tutto il territorio comunale per garantire la massima copertura e quindi il massimo controllo e non a un controllo occasionale, come avvenne nel 2002, anno in cui furono effettuate le ultime rilevazioni di inquinamento ambientale in città.

“Funzionando per tempi lunghi almeno un anno, le centraline permetterebbero -conclude Gatto- di seguire l’evoluzione delle concentrazioni dei diversi inquinanti nelle diverse stagioni, consentendo di programmare interventi di riqualificazione ambientale in maniera graduale e mirata”.

Interventi che, associati all’attività di prevenzione a lungo termine messa in atto dall’assessorato municipale alla sanità che, con il supporto della onlus House Hospital, ha previsto tra l’altro controlli cardiologici gratuiti, potrebbero davvero ridurre, almeno ad Aversa, il numero di decessi per malattie cardio respiratorie.

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