Ex cinema Dante, la querelle continua

di Antonio Arduino

Ex Cinema DanteAVERSA. Dopo la replica di Mariateresa Rocco, proprietaria dello stabile in cui aveva sede l’antica sala cinematografica, e quella di Stefano Guarino, comandante dei vigili urbani …

… che con una nota dell’11 giugno ricordava come la polizia comunale sia intervenuta sanzionando a norma di legge già nel 2008 gli interventi segnalati da Aldo Cecere, ex Ispettore onorario ai beni artistici e culturali delle provincia di Caserta, che puntava il dito contro interventi di ristrutturazione attuato a edifici del centro storico considerati “brutti e inopportuni” al punto da evidenziare una città “incapace di tutelare i propri manufatti, la propria identità storica”, arriva la contro replica.

“In riferimento al fabbricato ex “Sala Dante” – scrive l’ex Ispettore onorario – bisogna fare le seguenti considerazioni. In primis, ed è la normativa che lo impone, per ripristinare un fabbricato o la sola sua facciata in un centro storico di grande rilievo urbanistico, come è quello di Aversa, non è sufficiente rifarsi all’aspetto del suo stato precedente – stato già alterato – ma armonizzare il ripristino del nuovo status edilizio evidenziando il valore originario. Armonizzare, quindi, il tutto con le quinte facciali dei fabbricati adiacenti, dove non emergono balconi così profondi e larghi”.

“Dalle foto – continua Cecere – si evince che la sagomatura delle mensole dei balconi manca, fatto questo che indica che in origine le mensole oltre ad essere limitate alla sola apertura del vano balcone, non all’intera larghezza della facciata, erano meno profonde”.

“In più – sottolinea – si è probabilmente utilizzato il livello superiore del fabbricato come spazio abitativo a corredo del quale si è apposta una sporgente copertura ed una ringhiera metallica”.

“Da più decenni per l’attività di tutela e salvaguardia dei beni storici della provincia, ma anche successivamente il mandato, ho sempre e di continuo – ricorda l’ex Ispettore onorario – segnalato le alterazioni edilizie nel centro storico cittadino. Purtroppo per interessi vari non tutti hanno recepito l’importanza dei guasti prodotti dagli interventi segnalati” osserva Cecere. Che poi conclude: “E’ di qualche giorno fa la segnalazione, su questo stesso giornale, di una grave alterazione in Via Vittorio Emanuele: l’aggiunta di un piano su di un fabbricato attiguo alla chiesa barocca di San Bartolomeo. Ci sarà qualcuno che capirà quali enormi danni provocano alla nostra comunità tali interventi?!”.

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