Aree standard chiuse al pubblico e in preda al degrado

di Nicola Rosselli

Area di via Luca GiordanoAVERSA. In due sono costati alla collettività oltre mezzo milione di euro, frutto dei finanziamenti Urban per combattere il degrado.

Ora sono praticamente abbandonati da poco meno di un anno, tanto che quando saranno aperti al pubblico bisognerà certamente sborsare altre decine di migliaia di euro per poterli utilizzare. Stiamo parlando dei due “spazi di aggregazione” sorti su due aree standard alla periferia sud, in via Luca Giordano, nei pressi della parrocchia di Santa Teresa del Bambino Gesù, ed orientale, su via Atellana, proprio confinante con il ponte ferroviario detto “di Gricignano”, i cui lavori sono terminati da tempo, ma che continuano ad essere incomprensibilmente chiusi al pubblico, con tanto di erbacce che sono cresciute tanto da impedirne l’accesso, come dimostra la foto.

Due strutture nate per combattere il degrado e per facilitare la socializzazione tra i cittadini, hanno causato altro degrado. Oltre diecimila metri quadrati trasformati in due parchi pubblici che potrebbero essere utilizzati dai residenti nelle due zone come possibilità di sottrarsi al caldo ormai incombente, ma che si stanno rivelando un boomerang. Eppure nell’area attrezzata di via Giordano c’è anche un anfiteatro capace di circa 300 posti a sedere, distribuiti su tre livelli, con percorsi verdi, due strutture monopiano adibibili ad ogni tipo di uso, servizi igienici e parcheggio esterno a servizio. Entrambi i parchi sono stati anche collaudati ed attendono solo di essere utilizzati, ma, a quanto pare, invano.

“Non abbiamo abbandonato le due strutture. Tutto è pronto. Bisognerà solo tagliare l’erba per poterle utilizzare” ha dichiarato l’assessore ai lavori pubblici Rino Rotunno, che ha continuato: “L’amministrazione Ciaramella, anche per evitare un rapido degrado delle due strutture o alti costi per la sorveglianza, ha scelto di affidarle entrambe a privati concedendo loro la gestione (anche di un piccolo bar interno, n.d.r.) ponendo come obbligo a loro carico, oltre al un compenso, la manutenzione dei luoghi”.

Ed è proprio a seguito di questa decisione, adottata, in verità, da tempo, che l’assessore alle attività produttive Alfio Verde dovrà stilare il bando di gara per la gestione delle due aree, incombenza che poteva anche essere espletata per tempo, senza giungere ad oggi con un nulla di fatto. Insomma, i tempi per l’utilizzo si allungano fino a giungere a fin dopo l’estate.

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