Cristiano (Pdl): “Basta con la politica urbanistica scellerata”

di Redazione

Gaetano CristianoTEVEROLA. “E’ da quando l’amministrazione di centrosinistra attualmente in carica ha avviato la politica del ‘mattone selvaggio’ che, i partiti ed i movimenti cittadini confluiti nel progetto del Popolo della Libertà denunciano la scelleratezza di questo tipo di impostazione urbanistica, …

… non solo, o non tanto nel merito, ma anche o soprattutto nel metodo. E’ sacrosanto ed indiscutibile dare ai cittadini la possibilità di costruire un’abitazione la quale, specie sul nostro territorio, in buona parte dei casi viene edificata dai genitori per consentire ai propri figli, messi in ginocchio da una situazione reddituale ed occupazionale estremamente critica e frutto di una politica sociale ed occupazionale da parte dell’amministrazione in carica assolutamente latente e sconclusionata, di poter metter su famiglia.

La casa è un diritto, ma anche la vivibilità e la sostenibilità ambientale lo sono. Ciò a cui abbiamo assistito in questi anni invece è l’esatto contrario di ciò che il buon senso, oltre che la serietà programmatica imporrebbero, e non è dato sapere se questo modus operandi sia dettato da semplice incompetenza politica, menefreghismo od altro. Fatto sta che la situazione attuale pone davanti agli occhi uno spettacolo in molti casi desolante, interi quartieri edificati ed abbandonati a se stessi, senza le benché minime forme di decoro urbano, oltre che di manutenzione e pulizia stradale, e senza gli spazi sociali che una così massiccia operazione urbanistica impongono.

Girando per i quartieri, specie in questi giorni di campagna elettorale ove si tastano maggiormente gli umori del popolo, la richiesta che più di tutte i cittadini fanno è, per assurdo, quella di ottenere un minimo di cura ed attenzione da parte dell’amministrazione, per le loro strade ed i loro quartieri. Insomma, una volta di più i cittadini si dimostrano più interessati al bene pubblico rispetto a chi li governa, e si ritrovano a dover chiedere ciò che per diritto gli spetta, anche se questo non mi meraviglia, visto che l’archetipo mentale di chi è pervicacemente al potere da 15 anni nella nostra realtà, è tipico di chi vede il cittadino come un suddito, un moderno servo della gleba a cui elemosinare diritti, contrabbandandoli per favori da spendere poi al ‘mercato del voto’.

Un accorato appello, in particolare, mi è giunto dai cittadini residenti nelle nuove traverse di via II Dietro Corte, i quali combattono quotidianamente contro la desolazione che è stata loro lasciata dagli amministratori attualmente in carica. Strade non asfaltate o raffazzonate alla meglio, illuminazione carente o totalmente nulla, cartografia non aggiornata (anche i navigatori gps impazziscono per trovare un indirizzo), segnaletica stradale assente e decisamente poco controllo del territorio.

Insomma, servizi e strutture elementari che altrove sono all’ordine del giorno qui divengono autentiche chimere. E’ proprio questo uno dei capisaldi della nostra dura opposizione alla politica di cementificazione posta in essere fin’ora, noi riteniamo che ogni nuova costruzione debba far rima con programmazione infrastrutturale. Proprio in virtù di ciò ritengo che tra i capisaldi della nostra azione di governo, da un punto di vista urbanistico, vi dovrà essere una radicale azione di recupero delle zone in stato di abbandono e la definizione di un serio programma di interventi nelle aree di nuova edificazione, volto a dare alle stesse quei servizi indispensabili che garantiscano, oltre al decoro, la creazione e la piena fruibilità di spazi e servizi pubblici adeguati per i nostri cittadini, i quali devono poter vivere a pieno il loro territorio senza essere costretti a migrare altrove.

In tema di interventi da attuarsi, vorrei fare una piccola chiosa a proposito dell’illuminazione stradale in merito ad un punto che mi pare interessante. Negli ultimi anni, abbiamo assistito ad una martellante campagna mediatica volta a porre all’attenzione della cittadinanza la sensibilità ambientalista della giunta, ne abbiamo viste tante di cose più o meno credibili (generalmente meno) con cui pavoneggiarsi. Ebbene, non riesco a spiegarmi come mai, questi novelli paladini dell’ambiente non abbiano mai preso in considerazione l’ipotesi di disporre un piano per l’installazione e la progressiva sostituzione dei pali della luce attualmente presenti con dei dispositivi d’illuminazione a basso consumo energetico. Questo tipo di operazione, la quale giova rammentarlo è praticamente a costo zero, consentirebbe un abbattimento sostanziale (addirittura totale, qual’ora si puntasse sul fotovoltaico) dei consumi energetici e quindi dei costi per l’elettricità sostenuti dall’ente, liberando risorse economiche da investire nella maniera che si ritiene più opportuna, dal mio punto di vista investendo in socialità attraverso il sostegno ai redditi bassi ed alle famiglie numerose. Non mi meraviglia, però, che quest’idea non sia mai stata presa in considerazione dagli attuali amministratori, essa è a costo zero, consente risparmi notevoli, non genera potenziali clientelismi e da una seria mano all’ambiente, cose del tutto inaccettabili per coloro i quali ci amministrano.

E’ giunta l’ora di scacciare i mercanti dal tempio e di ridare alla nostra comunità la dignità che per troppo tempo ci è stata tolta. E’ giunta l’ora di mandare in pensione il vecchiume e ripartire da zero per costruire insieme il nostro futuro”.

Gaetano Cristiano, candidato Pdl-Berlusconi per Teverola

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