La maggioranza: “Il Pd mistifica la sentenza del Tar”

di Redazione

Eugenio Di Santo SANT’ARPINO. La maggioranza guidata dal sindaco Eugenio Di Santo replica alle recenti dichiarazioni dei vertici locali del Pd dopo la sentenza con cui il Tar Campania si è pronunciato sul ricorso presentato dai consiglieri di opposizione, relativo ad una istanza di accesso di atti amministrativi.

“Come è loro consuetudine – dichiarano gli esponenti della maggioranza in una nota congiunta – i consiglieri del gruppo di minoranza trasformano la verità a proprio piacimento, arrivando a modificare radicalmente anche il senso della sentenza del Tar”.

La stessa maggioranza ripercorre l’intera vicenda: “Sin dal novembre del 2008 la Multiservizi aveva messo a disposizione del socio unico e quindi del gruppo consiliare del Partito Democratico gran parte della documentazione richiesta. Per la parte mancante, l’amministrazione comunale si riservava di meglio verificare la legittimità dell’accesso alle informazioni richieste, limitatamente a quelle connesse alla normativa sulla privacy. Una esigenza puramente tecnica, dunque, che non è stata sufficiente alla minoranza per evitare un inutile contenzioso: di fatto, nulla è stato mai negato. Mai. A conferma di ciò, la sentenza che ne è derivata ha contribuito a fare chiarezza sulle prerogative del diritto di accesso agli atti amministrativi e nel caso di specie ha solo parzialmente accolto le istanze dei ricorrenti, distinguendo tra la legittimazione delle richieste ex lege 241/90, improntata al perseguimento della imparzialità e trasparenza dell’attività amministrativa, e nel contempo stigmatizzando quelle velleità di “azione popolare di controllo” manchevole nel caso di specie del presupposto di qualsivoglia illegalità nella gestione, improntata alla massima trasparenza e legalità, in una fase, come quella che vive, di risanamento e rilancio. Questi i fatti”. Del tutto “fuori luogo”, quindi, vengono ritenuti i commenti del Pd.

Sul caso interviene anche l’amministratore unico della Multiservizi, il dottor Cesario Bortone: “Dalla dialettica politica, – afferma – l’Ecoatellana Multiservizi ha l’assoluta necessità di rifuggire per assicurare competitività ed efficienza nel proprio sforzo operativo nell’interesse dei cittadini. Con la stessa serenità, però, sarà nostro compito tutelare l’immagine e l’onorabilità della società, particolarmente esposta in questo periodo, ad ingiustificati attacchi che hanno il gusto della mera strumentalizzazione politica. A tale riguardo, conclude l’amministratore, confido per il futuro in un rapporto di proficua collaborazione con ogni potenziale interlocutore presente sul territorio perche l’Ecoatellana Multiservizi è patrimonio comune ad ogni cittadino senza alcuna distinzione di sorta”.

La maggioranza, da parte sua, coglie l’occasione, per ribadire la propria disponibilità, a dare concreta risposta in termini di trasparenza e legittimità, anche per quanto attiene la gestione della selezione del personale da poco conclusa, mettendo a disposizione di chi dovesse esserne interessato, la relativa documentazione. Una decisione, questa, “che ha lo scopo di tutelare non solo quanti si sentono rappresentati da questo o quel partito politico, ma tutti coloro che hanno partecipato al concorso, vincitori compresi, anche al di là quindi dei limiti individuati dalla pronuncia del Tar, perché legalità e trasparenza sono principi connaturati negli attuali amministratori”.

Il sindaco Di Santo ricorda, inoltre, che “chi opera nella legalità e nella trasparenza, come noi, non teme niente” e ribadisce che “metteremo a disposizione di chiunque lo vorrà gli atti relativi al recente concorso, a tutela di tutti i partecipanti e dei vincitori”. Il primo cittadino poi sottolinea “come diverse volte, quando eravamo in minoranza, la giunta Savoia ci ha negato l’accesso a qualsivoglia tipologia di atti, ma non ci siamo mai sognati di adire le vie legali per uno scontro che si è svolto sul piano politico. È palese anche in questa vicenda la buona di fede dell’amministrazione in carica e dei vertici dell’Ecoatellana. Non ci siamo mai sottratti al confronto e mai lo faremo, consapevoli come siamo della bontà del nostro operato e della liceità di scelte fatte solo nel supremo interesse della collettività”.

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