Il Tar obbliga l’amministrazione a dare gli atti all’opposizione

di Redazione

 SANT’ARPINO. “Per la prima volta nella storia politica ed amministrativa di Sant’Arpino i Consiglieri comunali della minoranza hanno dovuto ricorrere al Tribunale Amminstrativo Regionale per avere il riconoscimento di un proprio diritto: l’accesso agli atti amministrativi”.

E’ il commento del Partito Democratico dopo la sentenza del 6 aprile scorso con cui il Tar ha riconosciuto la violazione delle norme sulla trasparenza e sul diritto di accesso agli atti delle pubblica amministrazione e nella fattispecie della società pubblica la EcoAtellana multiservizi, di cui è socio unico il Comune di Sant’Arpino.

“Esprimiamo piena soddisfazione per questa sentenza – aggiunge il Pd – che ha sancito il nostro diritto di accedere agli atti dell’Amministrazione ed il nostro diritto-dovere di sindacato ispettivo specie nella ‘Multiservizi’ che ci sembra si stia trasformando in una ‘cassaforte’ per gli amministratori, oltre che l’ennesimo carrozzone clientelare, a danno unicamente delle tasche dei cittadini santarpinesi. In particolare il “Il Collegio ritiene di dover preliminarmente ribadire che il fine primario della normativa sull’accesso va individuato proprio nella necessità di assicurare la trasparenza amministrativa e di favorire lo svolgimento imparziale dell’azione pubblica”.

“In parole semplici, – spiegano i democratici – il Tar ha sancito che il comportamento tenuto dall’amministrazione Di Santo è stato contro la trasparenza e l’imparzialità. Quindi la richiesta della minoranza faceva riferimento ad ‘atti la cui conoscenza è strumentale a quella sorta di funzione ispettiva che è connessa all’espletamento del mandato dei consiglieri comunali, attesa l’attribuzione ai medesimi del diritto di ottenere tutte le informazioni utili in sede di partecipazione alla vita politico-amministrativa dell’Ente e senza obbligo di motivare detta richiesta’. Infatti, su alcuni documenti il Tar ha ritenuto che ‘la propria ragione motiva nel presupposto che l’Ecoatellana Multiservizi abbia commesso eventuali illegalità, senza che peraltro ne venga fornito indizio idoneo a dare un minimo di concretezza a tale personale convincimento di parte istante’. Viene ribadito il nostro diritto ad avere quegli atti richiesti per poter esercitare il cosiddetto sindacato ispettivo e funzione di controllo”.

“A tal proposito, il gruppo del Pd, in riferimento alle assunzione effettuati senza alcuna forma di selezione pubblica ha presentato formale segnalazione al Prefetto ed alle autorità giudiziarie per verificare le eventuali violazione di legge. Siamo noi a rivendicare con forza l’azione politica a favore dell’occupazione. E lo dimostra l’iniziativa assunta con la istituzione della ‘Multiservizi’ che, oltre ad essere una risposta per migliorare i servizi, è anche il chiaro tentativo di dare una risposta sul piano dello sviluppo e dell’occupazione, specie in questo momento di crisi per il Sud dove la disoccupazione rappresenta un fenomeno cronicizzato”.

“La nostra – conclude il Pd – è una battaglia per il lavoro e, a garanzia di quanti aspirano a lavorare, per il rispetto delle regole, delle procedure, della legalità e della trasparenza. E lo diciamo, soprattutto, a chi da una parte si professa paladino di legalità e denuncia per voto di scambio e poi nei fatti si comporta esattamente in modo opposto”.

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