SANTA MARIA CV. La giunta ha approvato giovedì 21 maggio il progetto di bilancio di previsione per lanno 2009: sociale, strade e sicurezza degli immobili pubblici le parole dordine della programmazione comunale.
Lesecutivo ha deliberato questa mattina lapprovazione del documento finanziario per lesercizio 2009 e pluriennale 2009/2011.
Stanziati 1milione e 200mila euro per il rifacimento e la manutenzione delle strade cittadine, rifacimento di tutte le arterie del centro storico e di quelle più disastrate dei quartieri periferici, e 300mila euro in più rispetto allo scorso anno per il sociale. Per la sicurezza degli edifici del Comune, nonostante i debiti fuori bilancio, per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro di cui oltre un milione a valere sulle spese correnti del 2009, lamministrazione ha voluto predisporre ulteriori fondi per ladeguamento e la ristrutturazione degli edifici scolastici e per lultimazione dei lavori di Palazzo Cappabianca e dellIstituto S. Teresa.
In particolare, per listituzione del Conservatorio San Pietro a Majella sono previsti 100mila euro per lanno 2009. Oltre 50mila euro, inoltre, sono stati stanziati per verificare la staticità degli istituti scolastici e degli immobili comunali.
Fortemente voluto dal primo cittadino Giancarlo Giudicianni, poi, lintervento relativo alla risoluzione della problematica di palazzo Schiavone, che servirà a riscattare gli appartamenti, di proprietà dellente ma sotto custodia giudiziaria, che rientreranno, così, nella disponibilità del Comune.
Il provvedimento è stato definito con la massima cautela e trasparenza, al fine di non produrre conseguenze negative sulle casse comunali. Il sindaco, non senza incontrare ostacoli, nella sua funzione di tutore dei cittadini e degli interessi dellintera collettività, ha voluto evitare che limmobile venisse perso, con conseguente sperpero di quanto in passato già pagato dal Comune di Santa Maria Capua Vetere per lacquisto del palazzo, e che 18 famiglie si ritrovassero senza un tetto.
Ho dimostrato in più occasioni il mio impegno personale per la vicenda di palazzo Schiavone ha detto Giudicianni non potevamo permettere che limmobile venisse venduto allasta, sprecando, quindi, quanto versato dal Comune agli inizi degli anni 90.