Europee, scrutatori, 60 alla maggioranza e 20 all’opposizione

di Redazione

 SAN NICOLA LA STRADA. Non si placa in città la polemica relativa alla nomina degli scrutatori, che sono stati segnalati alla Commissione elettorale dalla classe politica tanto di destra quanto di sinistra.

Gli ottanta scrutatori nominati nella seduta della commissione del 15 maggio scorso sono stati appannaggio della coalizione che sostiene il sindaco Pascariello per 60 nominativi, mentre i restanti 20 sono andati all’Udc, Partito Democratico e Rifondazione Comunista. La nomina degli Scrutatori è effettuata dalla Commissione elettorale comunale, composta dai consiglieri comunali Domenico Russo e Vincenzo Santamaria per la maggioranza, e da Vincenzo Panico per l’opposizione, ai sensi dell’art. 6 della legge n. 95/1989, come sostituito dall’art. 9, comma 4, della legge n. 270/2005, ulteriormente modificato dalla legge n. 22/2006), tra gli elettori iscritti nell’Albo unico degli scrutatori del comune di San Nicola La Strada che al momento conta 1540 iscritti. In passato la nomina avveniva tramite sorteggio casuale al computer (legge n. 95 del 1989), mentre attualmente la chiamata è diretta e nominativa (ovvero non casuale) (legge n. 270 del 2005).

La Commissione deve votare all’unanimità un insieme di persone fra gli iscritti all’albo. Qualora dopo le prime due votazioni non si raggiunga l’unanimità, ogni membro della commissione può proporre 2 nomi e si vota a maggioranza. In caso di parità dei voti, è proclamato eletto il più anziano di età. La riforma segna un ritorno al sistema in vigore dal 1948 al 1992, che prevedeva una ripartizione dei 5 scrutatori proporzionale ai voti dei partiti nella precedente elezione. La Commissione elettorale può adottare un criterio misto di merito e reddito, chiamando giovani studenti, disoccupati o persone con bassa pensione, e un elevato grado di scolarità. L’incarico elettorale è anche visto come un primo modo per avvicinare i giovani alla politica. Un secondo criterio possibile è quello di bilanciare persone alla prima esperienza elettorale con altre che in passato hanno già svolto l’incarico, e di bilanciare l’assegnazione a persone con tessere di partito, che dichiaratamente appartengono ad uno schieramento, in modo da garantire una rappresentanza a maggioranza e opposizione.

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