Difensore Civico, Schiappa (Fi): “La maggioranza ha idee confuse”

di Redazione

Giovanni SchiappaMONDRAGONE. Circa la posizione ufficiale del sindaco Achille Cennami relativamente alla vicenda del Difensore Civico Comunale, nonché in riferimento alla presentazione di un documento a firma dell’Udc mondragonese,

…interviene Giovanni Schiappa, – capogruppo consiliare del Pdl/Fi– evidenziando che “le dichiarazioni del Sindaco Cennami ci aiutano a comprendere che questa maggioranza – oltre ad avere poca dimestichezza con le materie amministrative di un Comune – ha anche idee abbastanza strane e confuse sul funzionamento della democrazia.

Il Sindaco, infatti, ha affermato che siccome il meccanismo di elezione del Difensore Civico non assicurerebbe il massimo della democrazia, ma soltanto un costo, tale figura andrebbe eliminata. Il primo cittadino purtroppo, dimentica che anche il Presidente della Repubblica, dopo i primi tre scrutini, viene eletto a maggioranza…e ciò non significa affatto che non è il Presidente di tutti gli italiani. Il Sindaco dovrebbe riuscire a comprendere che al di là dei relativi meccanismi di elezione, esistono – ed è necessario che esistano – i ruoli e le funzioni istituzionali. Noi sicuramente non abbiamo votato il sindaco Cennami, ma è pur sempre il nostro Sindaco. Il Difensore Civico Comunale è un segno di civiltà che il Primo Cittadino Cennami vuole cancellare, in quanto egli stesso non è in grado di scegliere nell’ambito della sua maggioranza politica un uomo o una donna capace di essere super partes. Questo è un fatto gravissimo, il sindaco Cennami vuole cercare di abolire una figura di garanzia. Non serviva certo assistere a quest’ultima vicenda per comprendere bene quale è l’idea di trasparenza e democrazia che ha una sinistra sempre alla ricerca di evitare che, nell’esclusivo interesse della Città e dei cittadini, possa esserci qualche figura a controllarla. Se Cennami avesse avuto una vera intenzione di cambiare le modalità per l’elezione del Difensore Civico Comunale così come sancite dallo Statuto Comunale (che anch’egli – soltanto qualche anno fa – ha approvato), pensiamo proprio che avrebbe dovuto attivare la relativa procedura sicuramente prima di ricevere una regolare diffida ad adempiere da parte di Enti sovraordinati”.

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