Vagoni per milanesi, Fini: “Offendono dignità”. Salvini: “Ci ha rotto”

di Angela Oliva

Gianfranco Fini Ha scatenato, come da previsione, un’ondata di polemiche la proposta del leghista Matteo Salvini di riservare alcuni vagoni della metropolitana ai milanesi.

Il primo a bocciare questa idea è stato il presidente della Camera Gianfranco Fini che, durante un incontro con alcuni studenti milanesi presso la Fiera campionaria, ha affermato: “La proposta offende la dignità delle persone e la Costituzione a prescindere dalla razza, dalla lingua e dalla religione. Basta leggere la Costituzione – ha aggiunto Fini – per capire che proposte come quella non si fanno. Il presidente della Camera ha il dovere di essere imparziale nel dibattito politico tra maggioranza e opposizione. Dal ddl sulla sicurezza sono state tolte due norme perché incostituzionali. Le norme – ha spiegato Fini – sono state cancellate anche perché il presidente della Camera aveva espresso dei rilievi di incostituzionalità”.

Dello stesso parere anche il presidente vicario del gruppo Pdl alla Camera Italo Bocchino che ha affermato: “La proposta di Salvini o è una becera provocazione o è una bestialità politica. Chi ha responsabilità nello stesso partito del ministro degli Interni farebbe bene ad essere prudente su questi argomenti”.

Ma il leghista Salvini non molla e, nella sua rubrica “Arancini Padani” su Affaritaliani.it attacca Gianfranco Fini, reo di aver contrastato la sua proposta: “Il presidente della Camera ci ha rotto le balle. Io votavo per Fini ma c’ha proprio rotto le balle con ’ste difese di clandestini, islamici e zingari, è l’eco – riferisce Salvini – che giunge dal banco di frutta e verdure regolarmente vendute con tanto di scontrini fiscali, mica come quegli str…. che non pagano una lira di tasse e mi portano via il lavoro”.

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