“Vaffan…”, Gasparri querela Vendola

di Redazione

Vendola-GasparriROMA. “Ti dovresti vergognare…vaffan…”. Parole che il governatore pugliese Nichi Vendola martedì sera ha rivolto al presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, durante la puntata di Ballarò.

Parole che hanno sollevato un polverone e che stamani hanno prodotto un’ulteriore dichiarazione di Vendola, contro cui Gasparri, alla fine, ha deciso di presentare una querela.

Infatti, invece di scusarsi, il leader di Sinistra e Libertà ha rincarato la dose: “Si è trattato di un motto di stizza per reazione all’atteggiamento di Gasparri che utilizza le parole come corpi contundenti per difendere il proprio ruolo di maggiordomo”. “Questo signore – ha aggiunto Vendola – il cui stile è noto e che manovra le parole con la stessa cultura con cui da giovane manovrava altri strumenti, ha cercato di inibire il dibattito e l’approfondimento tirando fuori per analogia con il caso Mills una vicenda che riguarda un mio assessore regionale”.

Il riferimento è alle dimissioni, per un’inchiesta giudiziaria, dell’assessore alla Sanità della Puglia Alberto Tedesco, tirate in ballo da Gasparri. “Il mio assessore – sottolinea il governatore – si è dimesso un’ora dopo l’indiscrezione giornalistica che lo dava come indagato decidendo di presentarsi ai giudici per rispondere in prima persona senza coinvolgere l’istituzione, mentre, invece, nel Governo c’è il ministro Raffaele Fitto, espressione tra l’altro della Regione Puglia, che, nonostante abbia avuto una richiesta di arresto e indagini pesantissime, non ha rinunciato al suo incarico ma, anzi, ha chiesto al ministro Angelino Alfano di mandare gli ispettori alla procura di Bari”.

E qui Gasparri “non ci ha visto più”. “Avevo deciso di non replicare – spiega il capogruppo del Pdl al Senato – ma vedo che, gonfio e tronfio, torna sull’argomento e per le espressioni ingiuriose che ha usato questa mattina nei miei confronti ho quindi deciso di querelarlo”. “Confermo che l’assessore alla Sanità della giunta Vendola, Alberto Tedesco – aggiunge Gasparri – è stato indagato per corruzione, abuso d’ufficio, voto di scambio ed associazione per delinquere; che per lui, essendo il primo dei non eletti nella lista del Pd, si prepara un seggio al Senato con la candidatura alle europee del senatore De Castro; che la gestione di Vendola della Puglia è fallimentare con un buco nella Sanità di circa 600 milioni di euro che ha cercato di coprire varando nuove tasse su Irap, Irpef, benzina e gas”.

Gasparri ha concluso: “Vendola deve trovarsi in uno stato di totale disperazione, essendo stato sonoramente sconfitto al congresso del suo partito ed estromesso dallo stesso. Tornerò ad esprimergli la mia commiserazione la sera del 7 giugno quando la sua lista alle europee, per pubblicizzare la quale offende chiunque, non raggiungerà il 4 per cento”.

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