ROMA. Confermato il primo caso di febbre suina in Italia. LAsl di Massa Carrara ha confermato che un paziente ricoverato nellospedale locale, che era ritornato dal Messico, è risultato positivo allinfluenza di tipo A, ceppo H1n1.
I medici hanno però sottolineato che luomo è guarito e pertanto non corre alcun pericolo. Negativi, invece, tutti gli altri casi sospetti in Toscana, a Bologna e a Genova.
La nuova influenza da ieri è sbarcata anchein Estremo Oriente, dove si sono registrati i primi due contagi a Hong Kong e in Corea del sud. Trecento persone sono state poste in quarantena in un grande albergo di Hong Kong dove un cliente, un giovane di 25 anni arrivato dal Messico via Shanghai, è risultato positivo al test del virus. Circa 200 clienti e un centinaio di dipendenti del Metropark Hotel non potranno lasciare ledificio prima di una settimana e solo dopo essere stati sottoposti a un trattamento con anti-virale. Le autorità hanno decretato lemergenza sanitaria ma hanno invitato tutti i cittadini e i visitatori a non lasciarsi prendere dal panico. La Cina ha sospeso i voli con il Messico e deciso che invierà un aereo per rimpatriare i cittadini attualmente nel Paese centroamericano. In Corea del Sud si tratta invece di una donna di 51 anni, anchessa proveniente dal Messico, forse una suora, ricoverata in ospedale in reparto di isolamento.
In Messico, intanto, continuano ad aumentare i casi di influenza A/H1N1. Le strade di Città del Messico restano deserte, con ristoranti e locali pubblici tutti chiusi per evitare il diffondersi dellepidemia. Cancellate anche tutte le manifestazioni per la festa del lavoro.
Nel complesso, secondo i dati forniti dallOms, i casi accertati sono 615, 17 quelli mortali. Il virus, al momento, è diffuso in quindici nazioni. In Messico le persone contagiate sono 397 con sedici decessi, negli Stati Uniti 141 (un morto), in Canada 34, in Spagna 13, in Nuova Zelanda 4, in Gran Bretagna 13, in Germania 4, in Israele 2. Almeno un caso è stato accertato in Austria, Olanda, Svizzera, Danimarca, Francia e, ultimi, Hong Kong e Corea del sud.
Secondo alcuni esperti americani, il virus della nuova influenza è meno pericoloso di quanto si temesse in un primo momento. Nancy Cox, responsabile del settore influenza del centro di controllo e prevenzione delle malattie di Atlanta, in Usa, ha detto che il virus h1n1 non ha caratteristiche genetiche e forza paragonabili, ad esempio, alla pandemia della “spagnola” che si diffuse nel mondo dal 1918.