Decreto “anti-fannulloni”: fino a 5 anni di carcere a chi dichiara il falso

di Angela Oliva

 ROMA. Il decreto legislativo del Ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta prevede dure sanzioni, che possono arrivare anche alla detenzione, per i cosiddetti fannulloni.

Il testo sull’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, è stato pubblicato su internet ed in esso si legge che: Fermo quanto previsto dal codice penale si, viene punito con la reclusione il dipendente che attesta falsamente la propria presenza in servizio, mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente. Ferma restando la responsabilità penale e disciplinare e le relative sanzioni, il dipendente è anche obbligato a risarcire il danno patrimoniale, pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia accertata la mancata prestazione ma anche il danno all’immagine subiti dalla pubblica amministrazione”.

Ammenda, quindi, che può andare dai 400 ai 1600 euro e, nei casi più gravi, reclusione da uno a cinque anni. Ma la stretta di vite voluta dal ministro Brunetta riguarda anche i medici che firmano i certificati di malattia, per loro infatti, in caso di dichiarazione di falso, può prospettarsi, oltre alla condanna, anche la radiazione dall’albo e il licenziamento. Brunetta ha però sottolineato che, oltre alle sanzioni per i fannulloni, il decreto prevede anche i premi per i dipendenti relativi ad incentivi sia economici che di carriera.

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