CASERTA. Un incontro che va ricordato a lungo, quello che si è svolto nella mattinata al caffè letterario dellIstituto Tecnico Commerciale Terra di Lavoro di Via Ceccano, incentrato sulla legalità con la partecipazione del procuratore capo della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere Corrado Lembo.
La presenza del questore Guido Nicolò Longo ha contribuito in modo determinante ad affrontare uno dei temi più discussi da quando lo Stato Italiano ha intrapreso, in modo massiccio, la lotta alla criminalità organizzata.
Come ogni cosa al mondo ha detto il questore Longo tutto ha un ciclovitale e la camorra è destinata a morire. La manifestazione è stata organizzata dalla Federazione Nazionale Maestri del Lavoro dItalia nellambito del progetto Scuola-Lavoro con il fattivo contributo della professoressa Maria Teresa Manganiello che ha curato gli aspetti logistici e promozionali.
Una lectio magistralis quella del procuratore Lembo che ha affascinato i circa centocinquanta alunni presenti e i venti studenti ospiti provenienti dallIstituto Tecnico Commerciale Stefanelli di Mondragone con le loro insegnanti: Giuseppina Storino e Teresa Papa. A fare gli onori di casa è stato il preside Carmine Aurilio, mentre a illustrare il compito ed il ruolo dei Maestri del lavoro nella società è stato linsignito Carlo Iacone. La nostra onorificenza ci impegna moralmente e non deve essere unastrazione. ha affermato Iacone – Dove cè un maestro deve esserci uno studente da guidare ed indirizzare nel mondo del lavoro, nessuna stella al merito deve esimersi dal farlo.
Folta in sala la rappresentanza degli insigniti e non solo. Tra questi: Errico Russi, Alfonso Batelli, Donato Pasquariello e Vincenzo Rasile, ed inoltre il dirigente della questura Luigi Botte, lo storico Tommaso Pisanti, la presidente dellAnde Tilde Fusco, il presidente Coisp Claudio Trematerra. Lintroduzione è stata tenuta da Mauro Nemesio Rossi componente nazionale della commissione scuola-lavoro. Ha affrontato la lunga storia della lotta alla camorra casertana e come nel tempo questo male ha contribuito a diffondere nel mondo unimmagine distorta di una provincia laboriosa.
Lex e Ius in una libbra di carne il tema trattato dal procuratore Lembo, unanalisi filosofica speculativa che partendo dal Mercante di Venezia si è soffermata sulla validità della Giustizia concepita come un diritto di democrazia ed esaltazione delluomo, a volte in contrapposizione con la legge che non tiene conto dei diritti naturali. Molte le domande dei giovani che sono andate; dalla collaborazione delle procure con le forze dellordine, fino alla infiltrazione della camorra nel mondo della politica.
Un luogo comune, questultimo, che va sfatato è stata la risposta del questore e del procuratore si tratta di preconcetti che non possono condizionare in assoluto chi con serietà e professionalità si cimenta nellamministrazione della cosa pubblica. Vero è, però, che se una volta era compito dellelettorato scegliere i propri rappresentanti in parlamento, ora è appannaggio dei partiti e questo è il classico esempio di una legge che non asseconda il principio della democrazia.