“Propaganda illegale”, esposto dell’Udc al Prefetto

di Antonio Taglialatela

Tommaso  ComparoneCARINARO. Lo scorso 7 maggio, la giunta guidata dal sindaco Mario Masi ha provveduto ad adottare la proposta di Piano Urbanistico relativo al territorio comunale. Una notizia pubblicizzata tramite manifesti pubblici e una nota stampa.

Ora i consiglieri di opposizione dell’Udc, nonché candidati della lista “Rinascita per Carinaro”, Tommaso Comparone (nella foto), Pasquale Petrarca e Giovanni Picone, inviano un esposto al Prefetto di Caserta, accusando Masi e la sua maggioranza, quindi gli avversari della lista “Rinnovato Patto per Carinaro”, di non aver rispettato la par condicio in questo periodo di campagna elettorale.

“Lo scorso 23 aprile – spiega l’ex sindaco Comparone – sono stati indetti i comizi elettorali per le elezioni amministrative. Proprio in questo periodo, guarda caso, l’amministrazione Masi ha dato luogo ad una singolare accelerazione delle attività amministrative, finalizzate alla cura delle aspettative della cittadinanza, invece non tutelate nel maggior tempo di durata del mandato elettorale. Il 7 maggio, poi, è stata approvata la delibera di proposta del nuovo Puc, pubblicizzandola con manifesti murali, volantinaggio, sul sito istituzionale dell’Ente e sui quotidiani cartacei e telematici, nel pieno svolgersi della campagna elettorale, circa trenta giorni prima del voto. A nostro parere, tale forma di informazione rappresenta una chiara attività di propaganda vietata dalla normativa vigente, ossia dall’articolo 29, comma 6, della legge n.81 del 25.03.093, che vieta a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere, benché inerente alla loro attività istituzionale, nei trenta giorni antecedenti l’inizio della campagna elettorale e per tutta la durata della stessa”.

“Tra l’altro – aggiunge Comparone – nella comunicazione venivano tessute le lodi all’uscente giunta comunale, illustrando le sue capacità di rispettare gli impegni elettorali assunti nel 2004. In tal modo si coinvolgono gli elettori, rendendoli partecipi della conclusione di una procedura proprio attraverso l’esercizio e l’espressione del voto. Infine, la comunicazione reca in calce la firma del sindaco e dell’assessore all’urbanistica anziché quella del dirigente dell’area competente, necessaria nel caso si fosse trattato di una mera informazione istituzionale”.

Dunque, per i consiglieri dell’Udc si tratterebbe di un’azione “chiaramente finalizzata all’ottenimento ed alla gestione del consenso elettorale attraverso l’indebita propaganda delle, pur dovute, attività istituzionali, con conseguente potenziale pregiudizio per l’esito del voto”.

Da qui la denuncia al Prefetto, che viene invitato dai consiglieri “ad attivarsi per accertare la veridicità di quanto sostenuto e, per l’effetto, ad emettere i provvedimenti ritenuti necessari ed opportuni secondo le previsioni di legge”.

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