Giò Vescovi tiene uno stage di blues al Liceo ‘Garofano’ di Capua

di Redazione

Giò Vescovi CAPUA. Si terrà il 20 maggio, alle ore 16, presso il Liceo “Garofano” di Capua il primo stage di musica e cultura blues “Crossroad”.

Grazie alla sensibilità del Preside e del corpo insegnanti, il seminario, guidato da Giò Vescovi, consisterà nell’interazione tra gli alunni delle varie classi del liceo con il percorso storico, geografico e culturale del blues, un profilo del resto di cui se ne è sempre parlato veramente poco, se non di blues come genere musicale.

E’ la prima volta che in provincia di Caserta si tiene questo evento tra le mura scolastiche, come una sorta di lezione di storia e letteratura. Il progetto ha trovato subito l’entusiasmo dello staff del liceo, accogliendo la proposta del seminario, fuori dai soliti circuiti di consumo, quali pub e ritrovi in genere, in un contesto che a prima vista potrebbe sembrare anomalo, ma così non sembra, guardando le argomentazioni nello sviluppo storico e camminando a ritroso nel tempo, cercando di stabilire una ipotesi di relazione tra musica e territorio attraverso una geografia storico-culturale del Delta del Mississippi.

Saranno affrontati due argomenti chiave: quello musicale con una sintesi che mira a definire il blues sotto l’aspetto più puramente tecnico, e quello della tematica principale e poetica del Blues. Si sposterà poi la lente di osservazione verso le regioni confinanti con il Delta quali gli stati del Mississippi, del Tennessee, dell’Arkansas, dell’Alabama, poi il fenomeno di diffusione del blues attraverso la radio e infine: Chicago, nell’Illinois, vista come ultima tappa del cammino del Blues dal Sud verso il Nord. Se ne analizzeranno alcuni tra i testi più significativi, estrapolando la lettura del territorio attraverso il Blues e viceversa, una sorta di “geografia dei testi”. Infine, qualche piccolo cenno ad alcuni musicisti e alle loro vicende.

Il seminario si concluderà con un piccolo “live” tratto dal lavoro di Giò Vescovi “Come dentro un blues”, al quale hanno egregiamente lavorato il batterista “capuano” di adozione Michele Santiglia e il sax di Rocco di Majolo, Mario Sagliocchi alle chitarre e Pasquale Palma al basso, che daranno un valido supporto allo stage.

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