Analisi sul tramonto delle ideologie dominanti

di Redazione

Grazzanise politiciGRAZZANISE. Non è bastata ed evidentemente non poteva bastare la tavola rotonda, organizzata dal Cocevest, sul presunto tramonto delle ideologie politiche. Tre esponenti (di destra, di centro e di sinistra) ne hanno discusso, ma s’è trattato di analisi parallele: ciascuno ha illustrato il proprio punto di vista, ma sul “presunto tramonto” …

… s’è detto poco. Oltretutto, la controversa problematica è, di per sé, irriducibile a sintesi. Resta dunque arduo questo genere d’analisi, ma ciò non vuol dire che possa e debba essere portata avanti, per la migliore chiarezza di idee dei singoli e dell’immaginario collettivo. Conseguentemente, lo stesso resoconto non può che andare per flash.
Il prof. Michele Falcone, documentato e rigoroso, ha trattato di “Destra metafisica e Destra politica”, precisando fra l’altro: “L’idea metafisica dell’uomo, della società e della trascendenza, per affermarsi, si è dovuta trasformare in proposta politica. La destra ha così iniziato a lottare secondo le regole dei rivoluzionari, si è fatta partito, si è strutturata, ha approfondito, definito e puntualizzato le proprie posizioni, ma non ha mai smesso di volere un mondo diverso. La destra oggi è una parte politica, ma, si badi bene,si differenzia dalle altre fazioni politiche perché essa non è la semplice portatrice di un qualsiasi interesse sociale, ovvero la propugnatrice di una qualche ideologia rivoluzionaria; la destra non esprime interessi e ideologie, rappresenta valori e princìpi, esprime una visione del mondo”. E più avanti: “Quella che altrove è stata definita come la dimensione della verticalità o opzione sacrale costituisce, infatti, un elemento essenziale del pensiero di destra (…) In definitiva, destra metafisica e destra politica sono coincidenti: la seconda è espressione della prima e la prima è fondamento della seconda”.
Il dott. Antonio Papa è intervenuto sul tema “Il Centro politico italiano nel passato e nel presente”, rifacendosi in prevalenza al pensiero e all’azione di Alcide De Gasperi. Inoltre, tracciando rapidamente un puntuale excursus storico, ha affermato che, a parer suo, le “ideologie” costituiscono una sorta di degenerazione delle “idee”.
Il “compagno” Michele Renga ha invece illustrato “Le ragioni tuttora valide del marxismo, alla luce della crisi del capitalismo nella fase attuale”, facendo notare, in vari passaggi, a corsisti ed ospiti come alcune concretizzazioni politiche, anche di ampia portata, non sono state mai concepite da Carlo Marx, ma hanno assunto profili e generato fenomeni che nulla avevano da spartire con l’originale visione del filosofo tedesco.
E’ difficile, specialmente in periodo elettorale, assistere ad un confronto, fra teorici o politici di diversa od opposta sponda, improntato al profondo rispetto reciproco e scevro da polemiche strumentali: questo piccolo-grande “miracolo” si è verificato alla tavola rotonda cocevestina, per merito dei serissimi interlocutori e a beneficio della maggiore possibile chiarezza espositiva delle differenti posizioni.
Il prossimo appuntamento è programmato per domenica 17 maggio -alle ore 10,30- ed avrà come argomento una “Panoramica del mercato del lavoro, oggi e in prospettiva”.

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