I carabinieri scoprono arsenale del clan dei Casalesi: un arresto

di Redazione

 CASERTA. Dopo l’arresto del latitante dei casalesi, Massimo Russo, un altro duro colpo alla camorra viene inflitto dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe, agli ordini del capitano Alfonso Pannone.

Durante una perquisizione nell’abitazione del 26enne Antonio Salzillo, i militari hanno rinvenuto numerose armi: un fucile kalashnikov, un fucile a pompa “Winchester” modello “Defender” calibro 12, un fucile Remington modello 7004 calibro 270 e una pistola “Cougar 8000 F” calibro 9×21 con 11 colpi, di cui uno in canna, oltre a tre passamontagna.

Un vero e proprio arsenale (in ottime condizioni d’uso, con tutte le armi ingrassate per la conservazione) che era nascosto dietro un armadio posto alle spalle della culletta del figlio dell’arrestato. Salzillo è stato arrestato con l’accusa di detenzione di armi da fuoco clandestine ed di armi da guerra.

E’ il figlio di Mario Salzillo, arrestato per favoreggiamento nel 2006, durante la cattura di Antonio Diana, esponente di spicco della fazione dei casalesi capeggiata dal boss in carcere Francesco Schiavone, alias “Sandokan”. Le armi sequestrate saranno sottoposte al vaglio degli esperti per accertare il loro eventuale utilizzo in agguati di camorra.

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