Frattamaggiore, Enzo Angiuoni espone alla galleria DianArte

di Redazione

Enzo Angiuoni FRATTAMAGGIORE (Napoli). Sabato 9 maggio, alle ore 18.30, presso la DianArte in Frattamaggiore, via Siepe Nuova 132, si inaugura una mostra collettiva dal titolo “Artisti dell’area del Mediterraneo”.

All’inaugurazione interverranno: Ada Insigne della DianArte, l’artista Enzo Angiuoni ed il critico d’Arte Carlo Roberto Sciascia. Sono proposte opere di Aleph (Gianni Pizzinato) di San Dona’ di Piave (Ve), Augusto Ambrosone di Avellino, Giuseppe Amoroso di Sant’Angelo dei Lombardi (Av), Enzo Angiuoni di Avellino, Bluer (Lorenzo Viscidi) di Padova, Letizia Caiazzo di Piano di Sorrento (Na), Giancarlo Caneva di Cividale del Friuli (Ud), Paolo Contin di Pozzonovo (Pd), Roberto Di Giampaolo di Silvi Marina (Te), Claudio Mario Feruglio di Udine, Nicola Guarino di Teora di Avellino, Andrea Locasa di Matera, Nadia Lolletti di Sulmona (Aq), Marinka di Bari, Attilio Melato di Padova, Concetta Palmitesta di Miglianico (Ch), Serpic (Sergio Simeoni) di Padova, Sossio Capasso di Frattamaggiore (Na), Rosa Spina vive ed opera a Catanzaro.

La mostra è accompagnata da un catalogo con cinquanta tavole a colori delle opere e testi critici di Lucia Basile, Massimo Pasqualone e Carlo Roberto Sciascia. Questo evento, promosso dalle associazioni culturali Arteuropa di Avellino e Aura di Udine, si inserisce nelle attività della Galleria DianArte, studio artistico di impostazione non conformista che afferma con forza, nell’epoca della desertificazione nichilistica, il concetto di cultura come mezzo che esalta i valori spirituali della vita.

Il direttore della Galleria DianArte dott. Gianfranco Della Rossa ha precisato che “L’Arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza, porta a forme creative di espressione estetica. Nella sua accezione odierna, l’arte è strettamente connessa alle emozioni, per cui le espressioni artistiche, pur puntando a trasmettere messaggi, non costituiscono un vero e proprio linguaggio, in quanto non hanno un codice inequivocabile condiviso tra tutti i fruitori, ma al contrario vengono interpretate soggettivamente. In un contesto culturale, quale è quello della cittadina di Frattamaggiore pregna di storia e di arte, il presente progetto si pone come obiettivo quello di riportare la figura dell’artista, ormai messa un po’ in secondo piano, al posto che le spetta e di avvicinare la popolazione all’arte per far conoscere più approfonditamente artisti già affermati di fama nazionale ed internazionale ed anche giovani che si affacciano ora in tale mondo”.

Dell’esposizione, che si inserisce in una serie di mostre organizzate in tutta l’Italia, il critico d’Arte Carlo Roberto Sciascia ha affermato: “Il dilatamento dei confini, entro i quali la concezione estetica aveva risieduto per tanti secoli, a causa della scoperta di nuove e varie tecniche e di quel nuovo modo di intendere l’arte ha reso necessario un momento di riflessione sui percorsi, seguiti dall’arte. A cavallo del duemila tutte le Arti hanno vissuto profondi momenti di riflessione e di ridefinizione e un moltiplicarsi di tendenze stilistiche che hanno sconvolto il concetto stesso di Arte; relativamente alle arti visive si nota la coesistenza di materiali diversi e di tecnologie avanzate, con la presenza anche di oggetti recuperati, di citazioni colte, di graffiti, tutto nell’ambito di progetti innovativi e di nuovi linguaggi. Sono, quindi, mutate le concezioni filosofiche e socio-economiche del mondo, vi è un diverso concetto di uomo e di umanità … e tutto è sotteso da una precarietà sempre più sconvolgente del quotidiano, che sembra distruggere il concetto di spazio temporale ed ogni speranza di durata. Anche i parametri di lettura sono cambiati tanto che si richiede nei confronti dell’arte un atteggiamento diverso da quello tradizionale; si può dire che essa diventa sempre più una disciplina specialistica, “intellettualizzata” e, come ogni altra disciplina, ha un suo linguaggio specializzato e l’uso di termini, per così dire, tecnici. Alla metaforicità dell’espressione artistica tradizionale è stata sostituita l’immediatezza letterale della forma e del significato; la compenetrazione delle due parallele realtà, vita ed arte, ha determinato una nuova consapevolezza dell’ambiente, dei materiali e degli oggetti d’uso, fino a indirizzare queste tendenze verso una più radicale integrazione degli oggetti nella vita reale. Il desiderio di approfondire sempre di più le tecniche di manipolazione diretta dei materiali è diventato il programma dominante dell’opera di molti artisti”.

La mostra proseguirà fino al 20 maggio con il seguente orario di apertura: dal martedì al sabato 9.00 – 12.00 e 16.00 – 20.00.

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