Utilizzo Ex Macello, l’assessore Lanzetta propone un canone fisso

di Redazione

Vincenzo Lanzetta AVERSA. Tempo di elezioni, tempo di associazioni, tempo in cui la principale struttura cittadina che ospita i vari convegni, l’ex Macello, è al centro di mille polemiche.

Polemiche legate all’utilizzo, al pagamento di una somma per l’assicurazione, per la mancata realizzazione da parte dell’amministrazione di un regolamento sull’uso della struttura. Molti rappresentati di associazioni, ed in passato alcuni partiti politici, si erano mobilitati contro la proposta di istituire una sorta di canone locativo. Chiunque volesse utilizzare l’ex Macello doveva pagarne il “fitto”.

A tal proposito, abbiamo intervistato l’assessore alle politiche sociali Vincenzo Lanzetta che ha portato all’attenzione della giunta, in queste ore, una bozza di integrazione alla esistente disciplina d’uso: “La problematica che riguarda la struttura di via Tristano – spiega Lanzetta – è al vaglio del mio assessorato da qualche mese. Oggi (martedì 19 per chi legge, ndr) porterò in giunta alcune integrazioni, frutto di approfondito lavoro, al disciplinare redatto nel febbraio 2006 dalla Commissione Statuto presieduta da Nicola Graziano. Il documento fissava al 24% gli oneri a carico del cittadino che avesse richiesto la struttura, ma di fatto, ancora oggi, oltre al pagamento di un’assicurazione contro i danni a terzi, l’ex Macello è concesso a titolo gratuito. Nel febbraio 2009, la giunta ha abbattuto al 6% tale onere. La mia idea è quella di proporre un canone fisso, più assicurazione, per il fitto della struttura. Voglio ricordare che la finanziaria 2008 obbliga gli Enti locali ad utilizzare e far fruttare i beni di sua proprietà, e di riflesso è quello che deve accadere ad Aversa. L’iter burocratico è questo: l’integrazione deve passare in Giunta, poi in Commissione Statuto ed infine all’approvazione dell’organo sovrano che è il Consiglio comunale. Così facendo, ogni associazione, piccola o grande che sia, sarà trattata allo stesso modo, pagherà un quantum ed in base alle disponibilità potrà usufruire della struttura”.

Il discorso ovviamente è da applicare sia all’ex Macello che al Palazzetto dello Sport, beni di proprietà comunale, che finalmente potranno avere un documento che regoli sia l’utilizzo che l’accesso.

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