Metro, operaio fuma indisturbato. Menditto: “Rispettare i nostri beni”

di Redazione

Antimo MendittoAVERSA. “Ormai tutti conoscono la metropolitana che collega Aversa a Napoli e ne riconoscono l’importante ruolo, solo che non tutti la rispettano, compreso chi la dovrebbe controllare”.

La denuncia arriva dal giovane Antimo Menditto, vicepresidente della “Mediterranea Free Social Forum”, che racconta: “Tornavo dall’Università e, appena uscito dal treno, diretto verso le scale che portano all’uscita esterna della stazione, notavo degli operai che stavano effettuando qualche piccolo lavoro di manutenzione. La mia attenzione veniva catturata dal fatto che uno degli operai fumava una sigarette, lì dove è vietato fumare. Allora lo invitavo a spegnere la sigaretta, anche perché il dipendente di una società che gestisce la metropolitana che fuma nella stazione non è certo un buon esempio. Lui, però, mi rispondeva: ‘Faccio quello che mi pare’. A quel punto mi rivolgevo all’addetto alla sicurezza, colui che controlla dal megaschermo le telecamere di sicurezza, e gli chiedevo richiamare l’operaio. Non ricevevo alcuna risposta fino a quando mi avvicinava un vigilante che, con aria arrogante, mi chiedeva: ‘Uagliò che c’è?’. Io, ormai leggermente irritato dalla noncuranza della mia segnalazione, invitavo il vigilante a fare il suo lavoro e a richiamare chi non rispetta le regole. A quel punto mi dava ascolto, solo che quando raggiungeva l’operaio quest’ultimo aveva già finito la sua sigaretta”.

“Abbiamo aspettato quasi trent’anni l’arrivo della metropolitana – conclude Menditto – ed ora è giunto il momento di rispettarla per l’uso che ne facciamo. Visto che la metropolitana è nostra, dobbiamo sentirci in primo luogo responsabili dei nostri beni, e quindi siamo noi i veri controllori dei nostri tesori”.

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