Crisi in maggioranza, i Giovani Socialisti vogliono certezze

di Redazione

Giovani Socialisti TRENTOLA DUCENTA. “L’illogico allontanamento dal programma Arcobaleno da parte del sindaco Pagano ha causato inevitabilmente un naturale allontanamento, da parte di noi Socialisti, da un’amministrazione che ormai non riteneva più ‘fondamentale’ tale programma”.

Così inizia una nota dei Giovani Socialisti, che commentano le dimissioni del sindaco Nicola Pagano. “La costituzione di ‘nuovi’ gruppi di maggioranza in seno al Consiglio Comunale – continuano – era ed è da ritenersi un strumento atto al raggiungimento di fini che da singoli consiglieri comunali sarebbero stati difficili da ottenere. Un diritto fondamentale quello di associarsi purchè esso fosse stato strumentale all’attuazione politica-programmatica e se non ne avesse alterato il suo naturale corso. Con le dimissioni dalla carica di primo cittadino, Pagano apre forse un nuovo ciclo, se supportato dai numeri che lo stesso Consiglio richiede. Ciclo in cui dovrà essere il ‘protagonista’ se dovesse accorgersi di non essere più facilmente ricattabile, o avere la veemenza di imperversare nella strada appena intrapresa qualora tale condizioni non ci siano.

Le condizioni di una nuova amministrazione non possono certamente essere dettate da una sezione che esprime un singolo Consigliere comunale inserito nel gruppo consiliare dei Riformisti, né tantomeno da coloro che si trovano allo stato attuale in Giunta. Se si è in presenza di una crisi Politica lo si è anche grazie ad alcuni amministratori che hanno dimostrato di non saper espletare né il mandato conferito dai cittadini nel maggio 2006 né il mandato conferito dal sindaco in qualità di assessori, certamente non ci esuliamo dall’esimere le sicure responsabilità ‘Sindacali’ che risultano ‘impacciate’ nel saper mantenere correttamente le fila attraverso il ‘promettere a Tutti’, per non parlare del non fatto: Viabilità, Assistenza Sociale, Urbanistica e Lavori Pubblici e maggiore Sicurezza, c’è bisogno di riorganizzare la macchina comunale con tutto il suo personale sia impiegatizio che dirigenziale, sono solo alcuni dei punti su cui ‘urgentemente’ bisognerebbe mettere mano.

Le dimissioni e la volontà di aprire un dialogo con tutte le forze politiche rappresentano certamente un atto di umiltà e di responsabilità civile,cui dovrebbero seguire e ci auguriamo che seguano atti concreti e tempestivi, altrimenti risulteranno i soliti atti di furberia di chi fa la politica spicciola, che non programma per il Paese ma sa pianificare bene solo per se stesso, per accaparrarsi il posticino di assessore o quant’altro. Noi giovani Socialisti saremo attenti osservatori di un’amministrazione che qualora dimostrasse la volontà di voler cambiar rotta potrebbe contare sull’apporto della sezione di Trentola Ducenta.

Allo stato delle cose non ci sentiamo di dare fiducia ‘incondizionata’ a nessuno se prima non sappiamo qual è il programma e con chi lo si vuole attuaredato che il sindaco ha aperto una crisi ad ‘ampio raggio’, tendendo la mano anche all’opposizione ed automaticamente cancellando definitivamente l’impegno programmatico dell’Arcobaleno.

Non per niente ma di sicuro un dato è certo: è venuto a mancare lo stato di fiducia che una coalizione che ha vinto e che lavora seriamente, dovrebbe avere”.

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