Uniti per Sparanise, Piccolo: “Nostri avversari non hanno argomenti”

di Redazione

Salvatore PiccoloSPARANISE. L’avvocato Salvatore Piccolo, candidato nella lista “Uniti per Sparanise” con Mariano Sorvillo sindaco, interviene sulle critiche che nelle ultime ore arrivano dallo schieramento avversario.

“Uniti per Sparanise – afferma Piccolo- nasce dallo sforzo di unità frutto dell’impegno delle compagini di opposizioni che presentandosi divise alle ultime elezioni, pur ottenendo la maggioranza assoluta dei consensi, consegnarono il governo della città nelle mani della inefficiente amministrazione uscente a sua volta figlia della designazione fiduciaria del precedente sindaco che aveva invece deciso di tentate, senza successo, la scalata alla provincia di Caserta.

La lista è composta da giovani, donne ed uomini ciascuno con una sua personale storia fatta di vita vissuta in famiglia, nelle professioni e nel mondo del lavoro, ma anche di impegno politico in direzione di una parte specifica della politica, diversa per ciascuno dei candidati. Allo stesso tempo la lista è unita dal programma elettorale, dalla volontà di cambiare rispetto alle passate gestioni della cosa pubblica, e dalla individuazione del sindaco nella persona di Mariano Sorvillo come figura di stabilità.

Per quanto mi riguarda, la questione ideologica che qualcuno, ad arte, tenta di sollevare e probabilmente utilizzerà per l’imminente campagna elettorale è inesistente. Come uomo pubblico al servizio dei cittadini ho inteso utilizzare il mio seggio di consigliere comunale di opposizione militando, in questi quattro anni, nel partito dei cittadini. Non mi sono interessate posizioni partitocratiche, tanto care a chi vanta amicizie con sottosegretari in carica, e tutt’ora non mi interessano perché intravedo negli attuali partiti soprattutto in quelli leaderistici, anche a causa di curiosi sistemi elettorali, la vera origine della crisi della politica e dello sconforto della gente che si sente disorientata soprattutto quanto pensa che in parlamento non vanno gli eletti del popolo, ma persone designate dai partiti.

Non ho mai nascosto la mia matrice democratico cristiana, che anzi rivendico con orgoglio e per difendere tale bandiera in passato ho sposato le ragioni di riconosciuti leader cattolici. Scelta che mi ha consentito di battermi, anche fuori dal mio paese, per i valori del cattolicesimo democratico ovvero in sintesi per la difesa della famiglia piuttosto che la tutela della vita. Tuttavia appare evidente che le elezioni che affrontiamo sono di carattere amministrativo e riguardano la risoluzioni delle questioni che interessano i nostri concittadini.

Far uscire l’acqua dai rubinetti, così come creare sviluppo o riparare le strade non sembrano essere temi politici di destra, di sinistra o di centro, piuttosto sono esigenze primarie di tutti che possono essere risolte da una amministrazione capace e competente.

Capisco, infine, che chi non ha argomenti da utilizzare perché non riesce a spiegare il disastro amministrativo degli ultimi quindici anni utilizza la vecchia storiella dei comunisti che mangiano i bambini, ma davvero risulterà difficile far credere agli elettori che il sottoscritto ed altri amici candidati nella lista del cuore e della colomba siano diventati stalinisti, quando la storia democratico cristiana e dei suoi protagonisti è scritta nella vita politica di questo paese ed impressa nella memoria dei nostri concittadini”.

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