Sgombero villa del boss Ligato: pace tra Saviano e Magliocca

di Redazione

Saviano-MaglioccaPIGNATARO. Pace fatta tra lo scrittore di Gomorra, Roberto Saviano, ed il sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, capogruppo uscente del Pdl in consiglio provinciale a Caserta.

La notizia è apparsa sul sito internet del “Diario” dove è stato pubblicato il seguente comunicato stampa: “Pace fatta tra Diario e il Sindaco di Pignataro Maggiore, Avv. Giorgio Magliocca, che hanno bonariamente definito la vicenda giudiziaria che li vedeva contrapposti con riguardo alla pubblicazione di un articolo, dal titolo “La svizzera dei clan” avvenuta nel lontano 2003. L’autore del pezzo, Roberto Saviano, ha infatti dato atto dell’errore in cui è involontariamente incorso, avendo preso per buona la notizia riferitagli da una fonte locale, di cui non aveva ragione di dubitare la buona fede, nel riportare la notizia della presenza del sindaco Magliocca nel momento in cui le forze dell’ordine avevano proceduto allo sgombero della villa confiscata al boss Ligato e del fatto che lo stesso boss non ha mai proferito la frase riportata nell’articolo”.

La vicenda risale al lontano 2003. Ecco il passo incriminato: L’abitazione bunker di Raffaele Ligato, nome storico della mafia pignatarese, imputato per l’omicidio Imposimato, è stata sequestrata dalla magistratura, ma Ligato ha continuato a viverci in tutta tranquillità sino a pochi giorni fa. Mentre decine di agenti della polizia con difficoltà sgombravano la villa-bunker tra imprecazioni e urla delle donne del clan, Ligato si è rivolto con fare sbalordito al sindaco Giorgio Magliocca (An) lì presente: «Ma come dopo tutti i voti che ti ho fatto avere, mi fai togliere la casa?».

A seguito dell’indagine portata avanti dagli inquirenti e da parte della magistratura è stato appurato, invece, che non solo il sindaco Magliocca non è mai stato presente alle operazioni di sgombero, ma soprattutto che Ligato non proferì mai quelle parole. In tal senso, come risulta dalle carte giudiziarie, testimoniarono il comandante della compagnia dei carabinieri di Capua, capitano Gianluca Ignagni, il commissario di polizia, Luigi Del Gaudio, e tanti altri rappresentanti delle forze dell’ordine presenti alle operazioni di sgombero.

Il sindaco Magliocca commenta: “Sono contento in quanto Saviano ha dimostrato che quando si sbaglia non bisogna avere paura di ammetterlo. Soprattutto quando si cade in errore per colpa di personaggi che, come dice lo stesso Saviano, sono spinti esclusivamente dalla malafede e, aggiungerei, dall’odio personale. Gli inquirenti farebbero bene ad indagare anche su tali soggetti che da anni, oramai, in una sorta di stalking giornalistico, cercano di infangare la mia onorabilità”.

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