Rauso sul patrimonio storico-archeologico città

di Redazione

RausoSANTA MARIA C.V. “In questi ultimi giorni abbiamo assistito alla farsesca inaugurazione del cosi detto Parco Urbano che, prontamente è stato chiuso, risultando non fruibile per la popolazione;

anche in considerazione del fatto che vi insiste una recinzione in lamiere che, certamente non è affatto decorosa e non è stata prevista una benché minima sorveglianza per tutelare le oper che sono state realizzate. Mi domando: “che fretta c’era di inaugurare un’opera, seppur discutibile, se non è ancora terminata ed in condizione di essere utilizzata” Un altro tentativo di buttare fumo negli occhi e di nascondere le malefatte che, quotidianamente quest’Amministrazione perpetra in danno della Città,
Il dispendio di risorse pubbliche utilizzate per un’opera inutile per l’economia della città ed assolutamente non inserita in un contesto storico ed archeologico che avrebbe meritato ben altra progettazione, si inquadra nella politica scellerata di questa e della passate amministrazioni che hanno dilapidato milioni di euro per non realizzare niente!!!
Invece di scrivere a Piero Angela per farlo venire a Santa Maria, si dovrebbe cercare di valorizzare il potenziale turistico della città in modo coerente e porre i cittadini sammaritani e non in condizione di poter ammirare le ricchezze che i nostri antenati ci hanno tramandato.
Per esempio il Mitreo dell’antica Capua costituisce, come è noto, uno dei più importanti Mitrei d’Europa per la qualità dei dipinti parietali, la ricchezza del simbolismo e la dovizia di informazioni che se ne possono ricavare, sia sotto il profilo storico-architettonico, che sotto quello artistico e soprattutto storico-religioso.
Si tratta di un monumento di straordinaria importanza che merita di essere protetto e salvaguardato.
Risulta che le attuali condizioni degli affreschi siano alquanto deterioriate ed avrebbero bisogno di interventi di restauro e di conservazione.
Si ha notizia dell’esistenza presso il locale ufficio della soprintendenza di una relazione tecnica descrittiva di tale stato di degrado e completata da una elencazione dettagliata degli interventi da attuare per la sua conservazione e del relativo costo. Cosa si aspetta ad intervenire per attivare le risorse necessarie per salvare questo importantissimo monumento, oggi pressoché dimenticato?
Perché non ci si attiva per restituire al pubblico le ricchezze archeologiche che sono nascoste nella ex Caserma I° Ottobre 1860 (per chi non lo sapesse è la data della battaglia del Volturno combattuta dai Garibaldini contro Franceschiello) o quelle celate nell’ex carcere ed altre ancora come il duomo ed i tesori ad esso sottostanti. Queste iniziative potrebbero essere un volano per il rilancio dell’economia cittadine e per esse varrebbe la pena di spendere il denaro pubblico o fare appelli per poterle far conoscere e valorizzare”.

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