Caso Rosiello, i genitori scrivono al presidente Napolitano

di Redazione

Gennaro RosielloSAN NICOLA LA STRADA. La vicenda del giovane Gennaro Rosiello, trentunenne affetto da tetraparesi mista cervello piramidale, conseguitagli 12 anni addietro da un sinistro stradale, di estrema gravità in cui perse la vita il compagno di viaggio, è tutt’altro che risolta.

Ora i genitori del giovane, il papà Arturo e la mamma Pia, hanno scritto, tramite il loro avvocato, al Capo dello Stato Giorgio Napolitano, nonché al Ministro per le Pari Opportunità, provincia, Prefettura, sindaco del comune di San Nicola La Strada, all’Ufficio Servizi Sociali, all’Ambito C7 ed alla Cooperativa “Icaro”, perché, in sostanza, avvertono che le istituzioni hanno dimenticato il proprio figlio.

“Gennaro, oggi – hanno scritto i genitori a Napolitano – si presenta dotato di soddisfacente recupero delle funzioni cognitive, vigile, orientato nel tempo e nello spazio e con discrete capacità relazionali. L’espressione verbale è leggermente disartica, presenta ancora un deficit nella memoria di fissazione e rievocazione. Nei colloqui è sempre coerente. Presenta un deficit ortografico ma riesce a comporre singole parole. Buona la comprensione nella lettura. In tale contesto l’Amministrazione comunale di San Nicola la Strada, nell’ambito della normativa di cui alla L. 328/2000 – Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali – realizzò un progetto personalizzato in favore di Gennaro affinché fosse agevolato il reinserimento sociale del medesimo. Durante l’esecuzione del Progetto, che vede interessati l’Ambito C7, attualmente il Consorzio Icaro, incaricato della materiale esecuzione del Progetto e la Regione Campania, si sono verificate e ripetute delle gravi incompatibilità tra Gennaro e l’operatore incaricato dal Consorzio oltre, chiaramente, alle naturali difficoltà, conseguenti alla esplicazione del progetto, tipiche del rodaggio e della novità per tutti gli Interessati”.

Al fine di comprendere esattamente la periodicità delle incompatibilità e le conseguenze che tali incompatibilità hanno provocato, i familiari nella missiva hanno portato a conoscenza del Presidente Napolitano la quantità degli interventi a partire dal 2006 ai giorno nostri.

“In data 11/02/2008 lo scrivente – l’avvocato Gravante che difende gli interessi di Gennaro e dei suoi familiari – è costretto nuovamente a sollecitare gli Enti interessati posto che dal mese di novembre 2007, il Consorzio Icaro aveva interrotto l’esecuzione del progetto e Gennaro era rimasto privo di assistenza sino al 22/02/2008 per ulteriori giorni 90 giorni. Con missiva del 26/02/08, il Comune di San Nicola la Strada comunicò che a far data dal 22/02/2008 il Consorzio Icaro aveva ripreso regolarmente le azioni progettuali. Il Consorzio Icaro riscontrò il sollecito a firma dello scrivente con missiva a firma dell’avv. Antonio Solamiti datata 05/03/2008. Quest’ultima missiva provocò l’invio della missiva a firma dello scrivente del 10/03/2008. In data 07/01/2009 lo scrivente sollecitò la rinnovazione per la prosecuzione del progetto. In risposta l’Ambito C7 confermava di avere dato seguito alla procedura di rinnovazione per il finanziamento del progetto che risultava approvato e finanziato sino al 31/12/2009. A far data dal 31/01/09 ad oggi 30/03/2009 Rosiello Gennaro è sprovvisto nuovamente di assistenza e per altri 60 giorni!. Per tutti i periodi in cui Gennaro è rimasto abbandonato, molteplici sono stati i solleciti rivolti per le vie brevi agli Enti interessati.

Da ultimo – è scritto nella nota – è stata indetta la riunione presso il Comune di San Nicola la Strada per il giorno 27/02/2009 e, nonostante le profuse assicurazioni, pubblicizzate anche a mezzo stampa, di una immediata ripresa della esecuzione del progetto, ad oggi, si ripete, Gennaro è privo di assistenza. È possibile – si chiede l’avvocato Gravante – che le Istituzioni si limitino a dare un formale impulso senza pretendere, a vantaggio della collettività e nel caso di specie di Gennaro, di ottenere un rendiconto sostanziale delle attività promesse? Perché le Istituzioni non assumono comportamenti di più incisiva sostanzialità? È possibile che il caso umano di Gennaro debba trovare impulso attraverso l’intervento di un legale? È fermamente convinto lo scrivente che molte delle questioni umane che approdano al proprio Studio, debbano essere coltivate non nelle aule di Giustizia bensì sensibilizzando la conoscibilità collettiva, convinto com’è che nessuno possa ritenersi esente da simili eventi e che ognuno speri nella fattiva collaborazione delle Istituzioni, non a carattere strumentale ma incisivo e risolutorio.

Sanno bene i genitori di Gennaro – conclude l’avvocato Gravante – che l’odierno intervento dello scrivente sarà seguito da idonea azione giudiziaria, sottesa ad una più incisiva tutela dei diritti di Gennaro Rosiello, laddove nel termine più immediato e comunque non superiore ai 15 giorni dalla ricezione della presente non sia ripresa l’esecuzione del Progetto con idoneo personale, professionalmente qualificato, capace di svolgere non solo le funzioni di accompagnatore ma che abbia le qualità di tradurre esecutivamente le progettazioni; tanto affinché Gennaro non abbia a subire ulteriori regressi anche e maggiormente sotto il profilo dell’autostima ed il Progetto non risulti fine a se stesso”.

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