Proposta per un museo della cultura contadina

di Redazione

cultura contadinaMONDRAGONE. “Quando un popolo, un paese, una collettività, grande o piccola che sia, non perde la memoria, vuol dire che non è nemmeno disposto a perdere la libertà.

Con questa frase di Leonardo Sciascia – ci dichiara Pasqualino Fardella, segretario dell’Associazione Quartiere di S. Angelo – abbiamo proposto la realizzazione, nella nostra città, di un museo della cultura contadina. Il museo sorgerà nel centro storico del Quartiere di S. Angelo con numerosi attrezzi e vecchie fotografie di origine locale che perpetueranno la memoria delle tradizioni del paese. Il museo sarà un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, a servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico che compie ricerche sulle testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica, ne diffonde la conoscenza e soprattutto le espone a fini di studio, di educazione e di diletto.”
“In effetti, questo museo sarà chiamato “La Terra e la Memoria” – dichiara Aversario Raffaele – perché offre al pubblico con l’esposizione di oggetti, attrezzi, fotografie, la possibilità di entrare in contatto con una “civilità” contadina, sopravvissuta in un ambiente architettonico medioevale. E’ lo spazio dedicato all’insegnamento lasciato dalla terra e del suo sfruttamento, con la coltivazione tradizionale del grano, degli olivi, l’attività pastorale o artigianale. Queste attività però non sono isolate dalla storia scritta sulle pergamene comunali contemporanee delle opere d’arte visibili nelle chiese del paese e neanche dalle devozioni, dalle processioni religiose o da altre feste che ritmavano la vita sociale al suono della banda musicale. L’insieme di queste “memorie” dovrebbe permettere ai visitatori, locali o stranieri, di prendere coscienza della diversità e della ricchezza eccezionale del patrimonio storico.”
L’Associazione Quartiere di S. Angelo ha presentato al Sindaco della Città dott. Achille Cennami e all’Assessore alla Cultura Antonio Taglialatela il progetto e una bozza di statuto per tale realizzazione, chiedendo una parte della villa comunale già convenzionata con l’Associazione e una parte della scuola elementare in via Duca degli Abruzzi. L’incontro è stato molto positivo e proficuo, arricchito da una serie di suggerimenti originali utili per la futura realizzazione del progetto.

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