Terremoto, il giorno dei funerali. Berlusconi tra i parenti delle vittime

di Antonio Taglialatela

 L’AQUILA. L’Italia si è fermata alle 11 di stamani per i funerali delle vittime del terremoto in Abruzzo. 209 bare posizionate davanti all’altare del grande piazzale Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza.

5mila persone presenti, tra cui le più alte cariche dello Stato. Il premier Silvio Berlusconi ha preso posto tra i parenti e non tra le autorità. “Il nostro Paese oggi è raccolto attorno alle bare delle vittime del terremoto, e mostra di credere nei valori della solidarietà e fraternità. Questi sono valori saldi nel popolo italiano”. Parole del cardinale Tarcisio Bertone, il quale ha ricordato Marco Cavagna, il pompiere-papà di Treviolo, venuto dal bergamasco e colpito da un infarto mentre cercava di salvare altre vite.

Monsignor George Gaenswein, segretario personale di Papa Benedetto XVI: “Sono certo che con l’impegno di tutti si può far fronte alle necessità più impellenti”. “Il Papa – ha aggiunto Gaenswein – è spiritualmente vicino in queste ore drammatiche alle persone colpite dalla immane tragedia del terremoto, implora da Dio il riposo eterno per le vittime, la pronta ripresa dei feriti, per tutti il coraggio di continuare a sperare senza cedere allo sconforto”. Il Santo Padre ha assicurato che “la Santa Sede intende fare la sua parte, unitamente alle parrocchie, agli istituti religiosi e alle aggregazioni laicali. Questo è il momento dell’impegno, in sintonia con gli organismi dello Stato, che già stanno lodevolmente operando…”.

La cerimonia si è conclusa intorno alle 13, con un Imam che ha letto una preghiera “nel nome del Dio unico e misericordioso” ricordando le sei vittime di fede islamica. Le bare sono state portate a spalla dagli uomini della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e delle forze dell’ordine, formando un lungo corteo.

I funerali delle vittime

Poche ore prima del funerale, Berlusconi ha detto: “È il giorno della commozione. Voglio ringraziare gli abitanti dell’Abruzzo per la loro compostezza e la loro prova di civiltà. È una lezione per tutti gli italiani ed oggi i loro morti sono i morti di tutta la nazione. Questo è il compito del presidente del Consiglio ed io sono al lavoro dalle 3:40, ora del terremoto, e sto pensando solo a questo. Sono stato toccato in modo incredibile da tutti questi casi, sia di chi ha perso la casa e sia dalle persone che hanno perso dei figli. È un’esperienza che non potrò mai dimenticare. Il governo si impegna davanti agli italiani per far rinascere il territorio”.

Sui fondi per la ricostruzione il premier ha assicurato: “Troveremo tutti i fondi indispensabili. Possiamo contare su un fondo europeo ed il nostro vicepresidente della Commissione Antonio Tajani si è già attivato. Abbiamo dieci settimane per presentare un progetto nei dettagli e contiamo di avere tra i 400 e i 500 milioni di euro in tre anni”. “Sono stati già stanziati 30 milioni di euro – ha ricordato il Cavaliere – a cui si sono aggiunti i 70 erogati ieri dal Consiglio dei ministri e poi ci sono già i 16 milioni stanziati dal Ministero dell’istruzione per la ricostruzione della Casa dello Studente. Dopo Pasqua vareremo un decreto per gli altri fondi e valuteremo l’entità del fabbisogno. Spero in una opposizione democratica e collaborativa. Se questo accadrà sarò il più felice di tutti”.

Berlusconi tra i parenti delle vittime“Tutte le case distrutte saranno ricostruite”, ha concluso il premier, il quale ha annunciato che domenica un gruppo di esperti russi si recherà in Italia per valutare la stabilità degli edifici nelle zone colpite dal terremoto. Si tratterebbe del primo aiuto dall’estero accettato dopo il sisma.

Intanto, L’Aquila e gli altri paesi colpiti hanno affrontato la quarta notte dopo il terremoto, il cui bilancio è salito a 289 vittime, e nuove scosse di assestamento. Continua la repressione contro gli sciacalli che neanche la giornata di lutto nazionale, che coincide con i funerali solenni delle vittime del terremoto, ha fermato: quattro romeni sono stati sorpresi dai carabinieri a San Panfilo d’Ocra, a un passo da Onna, con delle quantità di oro ed alcuni piedi di porco.

289 morti, 1600 feriti e 29mila sfollati

Il governo stanzia 70 milioni di euro

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