Stupro Caffarella, il Dna inchioda Gravila per altra violenza

di Redazione

 ROMA. Gavrila Oltean, il romeno in carcere con il connazionale Alexandru Jonut per lo stupro di San Valentino al Parco della Caffarella a Roma, è stato inchiodato dal test del Dna anche per un’altra violenza sessuale: quella ai danni di una ragazza di 23 anni aggredita in un parco del Pigneto lo scorso 18 luglio.

La polizia scientifica ha comparato il Dna relativo agli oggetti sequestrati all’epoca con quello estratto, in carcere, dalla saliva dello straniero. Anche alcune intercettazioni telefoniche legano Gavrila all’episodio di luglio, oltre alle accuse rivoltegli dal connazionale Alexandru Jonut. Nell’ambito del fascicolo processuale aperto sulla violenza di luglio, il pubblico ministero Antonella Nespola, titolare dell’indagine, aveva chiesto l’archiviazione del procedimento per essere rimasti ignoti i responsabili. Ora però con la conferma del Dna, la procura, chiederà l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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