Crollo delle Borse, Tremonti: “La paura sembra finita”

di Redazione

Giulio Tremonti MILANO. Ospite alle trasmissione In mezz’ora, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti parla di crisi, terremoto, referendum ed evasione fiscale.

“Nessuno pensa più a un crollo globale della finanza, la gente ha tirato un respiro di sollievo. – ha detto Tremonti – Siamo ancora in una situazione incognita, ma sicuramente è finita la paura dell’apocalisse, che sta rallentando la caduta del commercio mondiale. La paura di un crollo delle Borse e della finanza mondiale mi sembra finita. C’è una prospettiva – ha continuato citando Obamain cui la speranza si sostituisce alla paura”.

Sulla polemica riguardante il no all’election day da parte del governo, per Tremonti accorpare la data delle europee e quella del referendum sulla legge elettorale sarebbe stato “contro lo spirito e la logica della Costituzione e comunque il referendum era meglio non farlo. Se c’è un meccanismo per risparmiare sul referendum non è certo violando la legge, se mai si può pensare di spostare la data sul giorno del ballottaggio delle amministrative”.

E sui costi del doppio appuntamento alle urne, il ministro accusa: “Andrebbero messi a carico di chi ha inventato il referendum: i referendari sembrano sempre più una setta che fa delle cose che agli italiani interessano sempre meno”.

Tremonti ha poi confermato, dopo l’annuncio di ieri del premier Silvio Berlusconi, che n ci saranno nuove tasse per sostenere la ricostruzione dell’Abruzzo. “Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini, non ce ne è bisogno. Gli aiuti ai terremotati, spiega il ministro, verranno finanziati con rimodulazioni della spesa pubblica. Molte voci di spesa possono essere spostate da altre causali a questa più importante, l’assistenza a chi è stato colpito dal terremoto. Le risorse pubbliche – ha aggiunto il ministro – bastano e avanzano per ricostruire nei prossimi anni, il problema non è tanto finanziario quanto umano”.

Ultimo argomento, l’evasione fiscale. “C’è sempre stata ma non è aumentata adesso. – ha detto Tremonti – C’è un’oggettiva caduta delle entrate ma è molto minore in Italia rispetto ad altri Paesi europei, soprattutto per quanto riguarda l’Iva”. Sull’evasione in particolare, il ministro ha citato le dichiarazioni 2007, diffuse qualche giorno fa: “C’era il centrosinistra e quelle dichiarazioni sono oggettivamente scandalose. L’evasione c’era e c’è ancora. L’unico modo per combatterla è mettere in campo i Comuni e fare il federalismo fiscale”.

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