Belgio, “sequestro lampo” per manager della Fiat

di Angela Oliva

 BRUXELLES (Belgio). Tre dirigenti della Fiat, un italiano e due belgi, sono bloccati all’interno del centro vendite in Chauseè de Louvian.

I manager erano in riunione per discutere sul piano di esubero che prevede il licenziamento di 24 dipendenti su 90 e stavano negoziando con i sindacati. Verso le 13.45 i tre dirigenti sono stati bloccati da un gruppo di lavoratori della concessionaria Fiat di Bruxelles che rischia la chiusura.

L’ufficio stampa della Fiat ha assicurato che i tre manager stanno bene e che la polizia è intervenuta sul posto per liberarli: Si tratta di una trattativa che va avanti da dicembre e durante l’ultima riunione è venuta fuori l’idea, seguendo l’esempio francese, ed è stato pensato di chiudere il nostro personale in una stanza. Non lo definirei comunque un sequestro vero e proprio”. I sindacati, però, sono decisi e Abel Gonzales della Fgtb ha affermato: “Stiamo negoziando dal 12 dicembre e non è successo nulla. Ora non si esce dalla stanza finché non si trova una soluzione”.

Un episodio che si riallaccia a quelli analoghi che si sono susseguiti nei giorni scorsi, in altri paesi europei. Nel tardo pomeriggio, però, i tre hanno potuto lasciare l’edificio in cui erano stati trattenuti. I lavoratori hanno commentato: “Non li abbiamo mai sequestrati erano dentro per loro scelta, infatti sono andati via ma la trattativa resta rotta”.

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