Aosta, ritrovata la coppia di tedeschi: sono vivi e stanno bene

di Angela Oliva

Ina Caterina Remhof e Sascha SchmidtAOSTA. Sono stati ritrovati vivi e in buona salute i due coniugi tedeschi che, domenica scorsa, abbandonarono i tre figli in una pizzeria per darsi alla fuga.

Ina Caterina Remhof e Sascha Schmidt erano in una zona paludosa a 10 km da Aosta, tra Brissogne e Pollein, e stavano vagando nella boscaglia dove sono stato intercettati da una pattuglia di polizia che li ha portati in Questura. Si temeva per la loro vita anche perché la donna aveva lasciato un taccuino nella sua borsa in cui aveva annotata la volontà sia sua che del marito di suicidarsi e la polizia li ha intercettati nella zona dei laghetti di Brissogne dove in passato si sono verificati vari tentativi di suicidio per annegamento.

Decisiva svolta alle ricerche è stata data dalla testimonianza di una donna che aveva avvertito la polizia di averli visti già martedì, verso le 18.30, rifugiati in un’Ape car parcheggiato sulla strada comunale tra Saint-Christophe e Quart. La stessa donna ha poi notato un giaciglio all’interno di una capanna e alcuni mozziconi di sigaretta, tracce che facevano pensare alla loro presenza. La polizia, quindi, a ristretto le ricerche nella zona est di Aosta finoa l ritrovamento di questo pomeriggio. “Sono provati dalla permanenza all’aria aperta ma stanno bene – anticipa il vicequestore Lorenzo Mesiano -, ora stiamo espletando le formalità e poi saranno interrogati”.

Intanto dalla Germania arrivano altre notizie sulla coppia. Il quotidiano “Bild”, infatti, ha svelato che Sascha Schmidt è scappato in Italia insieme alla compagna dopo aver ottenuto un permesso dal carcere. La donna, invece, si era innamorata dell’attuale compagno durante i colloqui con l’ex marito che era detenuto per aver ucciso la loro terza figlia, di appena sette mesi, scuotendola con violenza.

Intanto i tre bambini, frutto dell’amore della Rehmof con il primo marito, Jonas, Sandra e Tim, rientreranno venerdì prossim in Germania. Attualmente sono ospiti in una struttura di accoglienza dove mangiano e dormono senza problemi e hanno dimostrato un buon spirito di adattamento. Al loro fianco c’è uno psicologo che li segue con la collaborazione di un mediatore in attesa dell’arrivo dei rappresentanti dei servizi sociali tedeschi che li prenderanno in carico per il rientro in patria. Come già annunciato i piccoli dovrebbero essere affidati alla nonna materna, rintracciata a Finnentrop, in Westfalia, e il padre di Caterina aveva lanciato un appello alla figlia: “Ti prego, torna a casa, i tuoi figli hanno bisogno di te”.

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