Mosca, ucciso un altro giornalista. Aggredito anche dirigente di una Ong

di Redazione

MoscaMOSCA. Serghiei Protazanov, tipografo impaginatore del giornale di opposizione “Il consenso civile”, è stato aggredito e ucciso nella notte tra domenica e lunedì.

Secondo le autorità locali, invece, l’uomo sarebbe morto intossicato per aver ingerito una dose eccessiva di pasticche non meglio precisate. E’ stata disposta l’autopsia e, intanto, la pubblicazione del giornale, stampato a Khimki, alle porte di Mosca, è stata sospesa.

Ievghenia Cirikova, leader di un movimento ecologista locale, ha riferito all’agenzia Interfax, che di recente anche altri collaboratori di giornali locali di opposizione sono stati picchiati, come Mikhail Beketov, direttore del quotidiano “Khimkinskaia Pravda” (la “Verità di Khimki”), brutalmente aggredito, al quale i medici hanno dovuto amputare una gamba, e che per un periodo è stato in coma. Beketov aveva scritto una serie di articoli fortemente critici sulla speculazione edilizia in atto nella sua zona.

Ieri sera, poi, un altro episodio, sempre a Mosca, dove è stato aggredito Lev Ponomariov, dirigente dell’organizzazione “Per i diritti umani”. L’uomo è stato avvicinato e picchiato da sconosciuti mentre rincasava, le sue condizioni però non sono gravi.

Anche Ponomariov è un personaggio da sempre critico verso il potere, in passato ha collaborato con Stanislav Markelov, avvocato difensore delle cause cecene, ucciso a Mosca nel gennaio scorso, assieme alla giornalista Anastasia Baburova, collaboratrice del quotidiano “Novaia Gazeta”, lo stesso per il quale lavorava Anna Politkovskaia, la giornalista uccisa nel 2006.

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