G20, scontri tra polizia e manifestanti: un morto

di Redazione

 LONDRA. Un manifestante è morto durante gli scontri con la polizia a Londra, dove si sta tenendo il G20. Scotland Yard, in una nota ufficiale, ha però riferito che la causa del decesso è legata ad un arresto cardiaco e non è la conseguenza di eventuali colpi subiti.

Alcune persone, nel pomeriggio di mercoledì, intorno alle 19.30 italiane, avevano segnalato la presenza dell’uomo, di circa 30 anni, che era svenuto in un vicolo poco distante dal luogo della manifestazione contro “i grandi della Terra”.

Sul posto sono intervenuti agenti e personale medico, hanno trovato l’uomo che non respirava. Lo hanno trasportato oltre la barriera della polizia, che conteneva i manifestanti, tentando una rianimazione ma non c’è stato niente da fare. Trasportato all’ospedale, i medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

Secondo il comunicato della polizia, mentre gli agenti medici rimuovevano l’uomo che era collassato alcune bottiglie sono state lanciate contro di loro.

Scotland Yard, intanto, resta in allerta per il timore di nuove violenze nelle zone di Londra che ospitano i lavori del G20. La protesta era cominciata in modo pacifico ma è poi degenerata in scontri, anche violenti. Circa 4mila – tra anarchici, ambientalisti, anticapitalisti – sono scesi in strada nel “Financial Fool’s Day”, il pesce d’aprile finanziario. Hanno invaso la City, lanciando bottiglie e sassi contro uffici e rompendo vetrine di negozi. Alcuni manifestanti sono riusciti a entrare nella vicina Bank of Scotland, dove poi gli agenti hanno fatto irruzione. Una giornata che ha registrato 32 fermi della polizia.

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