Corea del Nord lancia il suo missile ma fallisce

di Redazione

 TOKYO. Alle 11.30 locali (4.30 italiane) la Corea del Nord ha lanciato il suo missile-satellite che però non è entrato in orbita.

Il razzo ha superato il Giappone sette minuti dopo l’accensione, con il primo modulo del vettore finito nel mar del Giappone a 270 chilometri dalla prefettura di Akita, e il secondo caduto nell’oceano Pacifico, a 1.200 chilometri di distanza dalla costa nipponica, invece degli oltre 2.000 stimati da Pyongyang.

Ma il regime comunista, attraverso l’agenzia ufficiale Kcna, canta vittoria: “Gli scienziati e i tecnici della Repubblica democratica hanno messo con successo in orbita il Kwangmyongsong-2, un satellite sperimentale per le comunicazioni, attraverso un missile Unha-2 awxonso il programma di sviluppo spaziale dello Stato. Sul satellite sono montati i necessari sistemi di misurazione e comunicazione. Sta mandando sulla Terra le melodie dell’immortale inno ‘Canzone del generale Kin Il-sung’ e ‘Canzone del generale Kim Jong-il’”.

Giappone e Corea del Sud, d’intesa con gli Usa, hanno chiesto e ottenuto la convocazione d’urgenza del Consiglio di sicurezza.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, impegnato a Praga per il vertice Europa-Usa, si tratta di una provocazione e di una chiara violazione delle norme dell’Onu, con la quale la Corea si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni”. Per Obama quest’episodio conferma “l’urgenza di un programma contro la proliferazione nucleare” ed è per questo che chiederà la ratifica da parte del Senato americano del trattato sul bando dei test nucleari. Il bando entrerà in vigore solo se sarà ratificato anche da Stati Uniti, Cina, India, Pakistan, Israele, Iran, Egitto, Indonesia e Corea del Nord.

Per l’ambasciatore Usa all’Onu, Susan Rice, una risposta appropriata al lancio del missile dovrebbe consistere in “nuove sanzioni” delle Nazioni Unite contro al Corea del Nord.

Anche il governo italiano condanna l’azione di Pyongyang che “complica ulteriormente la soluzione della questione nucleare nordcoreana ed ostacola il raggiungimento di un clima di fiducia e distensione che possa favorire la stabilità nella regione”.

Russia e Cina, però, invitano “alla calma e alla prudenza” per non far accrescere la tensione.

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